Il regolamento è sempre un argomento scottante in Formula 1 e le parole di Christian Horner hanno riacceso il dibattito sulle questioni di natura motoristica e aerodinamica.
Frederic Vasseur in conferenza stampa ha parlato di questo e molto altro, come del prossimo GP di Silverstone e l’ingresso di nuovi team in Formula 1.
La posizione di Vasseur sui regolamenti
Vasseur ha subito esposto la sua idea sulle criticità dei regolamenti 2026.
Abbiamo bisogno di un gruppo di lavoro e di essere tutti sulla stessa pagina per i regolamenti 2026. Abbiamo bisogno di fissare dei punti, perché al momento l’aderenza delle gomme, il carico aerodinamico e la resistenza non sono definiti. Dobbiamo essere concordi. Servono dei punti fermi così che il gruppo di lavoro possa poi predire esattamente come le auto si comporteranno in pista. Al momento non siamo ancora a quel punto
Sul Gran Premio d’Austria e le lamentele di Sainz
Ha poi parlato dell’ultimo GP d’Austria, probabilmente il migliore per le Rosse, e delle lamentele di Sainz.
È normale che i piloti si lamentino via radio, perché non hanno la visione completa della gara. Tutti i piloti del mondo non sarebbero contenti di restare dietro al proprio compagno di squadra. Quello però era il piano sin dall’inizio, non importa che davanti vi fosse Charles o Carlos. La cosa più importante era che i due non perdessero tempo a lottare tra di loro. Questa strategia era concordata prima della gara e l’abbiamo applicata
Poi una battuta su Silverstone
Sarà una gara difficile. Eravamo più a nostro agio a Spielberg di quanto lo saremo a Silverstone, dove c’è anche vento. Non è la pista migliore per noi. Anche in condizioni difficili però, sarà importante fare un buon lavoro”
Sull’ingresso di un undicesimo team le idee sono chiare.
Non voglio parlare per conto di altri, ma la mia posizione è che i dieci team attuali hanno fatto uno sforzo enorme per essere in griglia e qualcuno persino per sopravvivere. Se adesso dovesse entrare una nuova squadra dovrebbe essere per un motivo veramente valido e avere una scuderia americana non lo è. Prima di tutto grazie ad Haas abbiamo già un team americano. Poi per avere successo in un paese c’è bisogno di un pilota. Guardate all’Olanda con Max. Per espanderci negli Stati Uniti c’è bisogno di un pilota americano, non di un team. Se dovesse arrivare una nuova squadra, dovrebbe portare beneficio a chiunque nel paddock, dovrebbe essere un valore aggiunto per la Formula 1