Elon Musk non ci sta: Threads, la nuova piattaforma social del colosso Meta, rovina qualsivoglia piano di ripresa del suo Twitter, tanto che il proprietario dell’uccellino blu minaccia di fare causa a Zuckerberg.

Da quando il proprietario e fondatore del nuovo social ha pubblicato il primo post «Facciamolo. Benvenuti in Threads», la piattaforma è esplosa: il successo è stato tangibile fin da subito, con circa 10 milioni di account creati in 7 ore. Il nuovo social nasce esattamene con l’intento di essere il predatore naturale dell’uccellino blu e, almeno per ora, sembra decisamente che la caccia sia iniziata e che stia già portando ai suoi buoni risultati.

Ed Elon Musk trema. Trema perché, al contrario, il suo Twitter sta colando a picco: dopo una serie di scelte sbagliate (dalle spunte blu a pagamento al limite di post visualizzabili in un giorno), Musk sta ora raccogliendo critiche da tutte le parti e la sua piattaforma sta registrando un’emorragia di utenti.

A Musk non rimane altro che tentare difendersi dal rivale. Per farlo, il miliardario sceglie di non arrischiarsi in una battaglia a campo aperto all’ultimo account, ma preferisce adottare la strategia dell’insinuazione e della stoccata legale.

Threads fa il pieno di account: Musk invia una lettera a Zuckerberg dove minaccia la denuncia a Meta

Parte dunque il piano di attacco di Elon Musk, in difesa di Twitter. Il giornale americano The Hill rende infatti noto che il miliardario ha inviato una lettera agli uffici amministrativi di Meta, dove si dice pronto a citare in giudizio il colosso per il lancio di Threads.

Musk si dice preoccupato che la società di Zuckerberg abbia «abusato dei segreti commerciali e della proprietà intellettuale di Twitter», oltre ad aver assunto i suoi impiegati per lavorare alla nuova piattaforma.

Le caratteristiche di Threads

Il nuovo social di Mark Zuckerberg appare come un’incrocio tra Twitter e Instagram, con un design accattivante e la possibilità di creare un’enorme base di utenti e una forte relazione con gli inserzionisti. Inoltre, su Threads gli utenti possono scrivere post limitati a 500 caratteri, quasi il doppio dei 280 consentiti da Twitter, possono includere link e allegare foto e video fino ad un massimo di 5 minuti.

La combo potrebbe in effetti rivelarsi letale per l’uccellino blu, la cui situazione di difficoltà ha impresso un’accelerata al lancio della nuova piattaforma.

Threads è già disponibile in più di 100 Paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Giappone. A causa delle politiche restrittive sul trattamento dei dati, gli utenti europei dovranno invece aspettare ancora qualche tempo prima di poter scaricare l’allettante novità.