Il Presidente dell’Autorità Garante per la privacy, Pasquale Stanzione, ha dichiarato e assicurato che il Garante: “fornisce il proprio contributo a tutela di chi vive la solitudine digitale come soggezione all’altrui potere“.

Durante questa rivendicazione, Stanzione ha citato anche Michel Foucault: “la solitudine è la condizione prima della totale sottomissione“, e ricorda che “contrastarla è l’obiettivo che il Garante persegue ogni giorno”. Per questo motivo, sì all’Intelligenza Artificiale, ma indirizzandola sempre verso la tutela della persona.

Ma cos’è la solitudine digitale e come si contrasta?

Cos’è la solitudine digitale?

Secondo Stanzione, l’innovazione e la tecnologia devono porsi un limite etico e giuridico che riguarda la dignità della persona.

Gli stessi rischi, anzi secondo il presidente sono anche maggiori, pone il metaverso, “destinato ad avere implicazioni dirimenti sulla società e sulla stessa antropologia contemporanea“.

Ma cos’è la solitudine digitale che, secondo Stanzione, si dovrebbe contrastare?

La solitudine digitale si concretizza nel sentirsi soli, nonostante l’accesso ad un mondo infinito come internet. Le relazioni virtuali aumentano, mentre quelle reali diminuiscono. Questo, a lungo andare, fa sentire maggiormente il senso di solitudine.

Gli aspetti più gravi della solitudine digitale sono:

  • mancanza di contatto fisico; il contatto fisico è emotivamente importante per noi, ma non mondo virtuale non esiste e non può essere prodotto digitalmente, perché è solitudine tattile.
  • relazioni instabili; le relazioni virtuali sono più flessibili, ma anche più instabili. Il cosiddetto ghosting è un fenomeno del mondo virtuale: qualcuno improvvisamente non risponde più a WhatsApp, a Messenger o ti blocca, senza spiegazioni;
  • confronto sociale con un gruppo infinitamente grande, che è particolarmente problematico per gli adolescenti: sui social è molto chiaro chi è popolare e chi no. L’incitamento all’odio è molto diffuso e questo può portare a solitudine e ansia.
  • esclusione degli anziani o di chi non è tecnologicamente preparato.

I social media dovrebbero quindi essere usati con attenzione e con senso delle proporzioni in modo da non trascurare i preziosi contatti reali con gli amici. Può essere utile trascorrere del tempo sui social media, perché puoi entrare in contatto con persone che sono lontane. Ma cerca anche di incontrare persone intorno a te, questa forma di comunicazione è importante.

Come contrastare la solitudine digitale?

Ci sono tante persone che si sentono socialmente isolate in mezzo a tante altre. La stessa cosa accade sui social.

Ad esempio, Brian Primack dell’Università di Pittsburgh ha analizzato l’influenza dell’uso online sul benessere psicologico di 1800 soggetti di età compresa tra 19 e 32 anni. Il risultato è: chi stava online per più di due ore al giorno aveva il doppio delle probabilità di soffrire di solitudine rispetto a quelli che usavano Internet per meno di 30 minuti.

Uno studio completo intitolato “Facebook ti rende solo?” è giunto a una conclusione simile ad alcuni anni fa: chi passa molto tempo su Facebook è più solo.

Non è il social a provocare sentimenti negativi, ma amplifica quelli che già esistono. Chi si sente già solo, sui social sta ancora peggio.

Ecco alcuni consigli pratici per contrastare la solitudine digitale:

  1. Trova un equilibrio tra contatti digitali e personali: è importante dedicare del tempo alle relazioni personali anziché passare tutto il tempo a coltivare relazioni digitali.
  2. Sfrutta le opportunità offerte da Internet: Internet può essere un ottimo strumento per trovare persone con interessi simili. Puoi incontrare dal vivo persone che condividono le tue passioni e scambiare idee, aprendo la possibilità di sviluppare amicizie anche nella vita reale.
  3. Preferisci poche relazioni intense: i social media spesso creano l’illusione che più contatti siano automaticamente migliori. Tuttavia, è importante capire che il numero di contatti non è sinonimo di qualità. Valorizza le relazioni strette ed emotive anziché cercare una quantità elevata di conoscenze superficiali.

In conclusione, la digitalizzazione offre sia opportunità che rischi per quanto riguarda la solitudine. È importante utilizzare Internet in modo equilibrato per mantenere i contatti sociali, ma senza trascurare i rapporti personali. Limitare l’uso del cellulare può essere un passo importante per contrastare la solitudine digitale.