‘Come d’aria’, edito da Elliot, è il libro vincitore della 77esima edizione del Premio Strega 2023. L’opera ha ottenuto 185 voti. Nella splendida cornice del giardino del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, la presentatrice della serata finale Geppi Cucciari ha consegnato il premio postumo: infatti la scrittrice è scomparsa dopo una lunga malattia, a 55 anni. La serata di premiazione si è svolta giovedì 6 luglio 2023.
Premio strega 2023, il libro vincitore è Come d’aria
‘Come d’aria’, l’opera di Ada D’Adamo ha vinto anche il Premio Strega dopo aver già ottenuto lo Strega Off e lo Strega Giovani. Anche nella serata di ieri, come in quelle occasioni, a ritirare il premio è stato Alfredo Favi, marito di Ada. L’autrice è infatti scomparsa il 1° aprile di quest’anno, subito dopo aver saputo di essere entrata nella dozzina del prestigioso riconoscimento letterario.
Sono stati 561 il totale dei voti espressi, pari all’85% degli aventi diritto.
Gli altri finalisti inclusi nella cinquina erano:
- Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Einaudi), 72 voti;
- Andrea Canobbio con “La traversata notturna” (La nave di Teseo), 75 voti;
- Romana Petri con “Rubare la notte” (Mondadori), 59 voti;
- Rosella Postorino con “Mi limitavo ad amare te” (Feltrinelli), 170 voti.
La vittoria di Ada d’Adamo è arrivata per alcuni un po’ a sorpresa, essendo l’opera di Postorino la favorita alla vigilia del premio.
Chi era Ada D’Adamo
Non una scrittrice “di professione”, D’Adamo, bensì un’artista. Nata a Ortona, in provincia di Chieti, viveva a Roma, dove si è diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo nel 1967. Autrice di diversi saggi sulla danza e il teatro, a portarla alla scrittura è stata l’esperienza personale di madre di una bambina nata con una rara forma di malformazione cerebrale nel 2005.
E il titolo del libro gioca proprio con il nome della ragazza, Daria. Come un sussurro suggerisce che la ragazza nata con disabilità è, per coloro che la amano, “Come d’aria”.
Ada D’Adamo è la 12ma vincitrice donna nella storia del prestigioso riconoscimento, che viene assegnato ogni anno a un libro pubblicato in Italia.
Come D’aria, la trama
In “Come d’aria” Ada D’Adamo racconta la nascita e i primi anni della figlia. Quando la stessa autrice scopre, nel 2017, di avere un tumore e di doversi sottoporre a cure molto pesanti, il suo timore principale è quello di perdere il contatto fisico con Daria. Ossia una parte fondamentale della comunicazione con la figlia che ha delle fragilità importanti. Nel suo memoir, l’autrice scrive:
Avere un figlio invalido significa essere soli. Irrimediabilmente, definitivamente soli. Indietro non si torna. Uguale a prima non sarà più. È come se dentro di te si fosse accomodato il punteruolo delle palme che rosicchia la pianta dall’interno piano piano, la trasforma in un involucro pieno di segatura. La superficie resta uguale, ma sotto i bordi, sotto la pelle, non resta più niente. La solitudine è fatta di puntini piccoli, uno vicino all’altro. Non te ne accorgi.
Il racconto di questa donna e madre è commovente e lucido: tra la stanchezza e il dolore c’è sempre la grande potenza degli affetti.
Mi auguro che leggerlo possa aiutare le persone a sentirsi meno soli, specie chi si trova nella sfortunata condizione di Ada
ha dichiarato Loretta Santini, editor della casa editrice Elliot, che ha fatto le veci dell’autrice in tutti questi mesi che hanno preceduto la proclamazione del vincitore del Premio Strega.