“Sicuramente una commissione può servire al Paese, sarà utile per capire cosa si fatto nel momento dell’emergenza e imparare da una situazione, che in ogni caso era spropositata e difficile da contenere nei primi momenti e anche difficile da gestire successivamente. Vedo più un’esigenza di resa dei conti di aspetto politico rispetto a quello di usare la storia per migliorare dal punto di vista tecnico che è emerso come fragilità del Sistema Sanitario”, così il virologo Fabrizio Pregliasco al Tg Plus di Cusano Italia Tv condotto da Aurora Vena.
Pregliasco: “Chi mette in dubbio l’autorizzazione ai vaccini strizza l’occhio ai no vax”
172 voti a favore, nessun contrario e 4 astenuti. Via libera alla Commissione d’inchiesta sulla gestione Covid. I deputati 5stelle hanno lasciato l’aula, mentre quelli del Pd sono rimasti nei propri banchi senza partecipare al voto
“Comprendo l’esigenza di fare fruttare l’esperienza con tutto quello che è stato fatto – continua Pregliasco – in emergenza e senza un manuale di gestione. Ben venga, ma non vale la pena ricercare colpevoli. Sugli aspetti dolosi o criminali che possono esserci stati deve intervenire la magistratura non una commissione parlamentare. Chiunque in quel momento era un responsabile politico a livello locale, nazionale o internazionale ha cercato di mettere insieme esigenze che non possono stare insieme: salute, economia e psicologia. Magari è stata gestita con sensibilità politiche diverse”.
Sono tanti i punti su cui la Commissione di inchiesta Covid vuole fare luce. Dai rapporti tra l’Italia e l’Oms, ai provvedimenti assunti per evitare o contenere la diffusione del virus fino all’acquisto dei vaccini.
“L’autorizzazione ai vaccini è stata fatta in modo più veloce ma sicuramente frettoloso. Questo mi sembra un occhiolino a quella parte minoritaria della popolazione italiana negazionista e ideologicamente no vax. È comprensibile che i nostri rappresentanti politici chiariscano se la vaccinazione ha avuto degli eventi avversi. Ma è già stata fatta a livello mondiale una rilevazione su Paesi diversi sul rischio beneficio della campagna vaccinale Covid”, aggiunge il professore.
Commissione Covid, le Regioni escluse
Ha fatto molto discutere soprattutto la decisione di escludere le regioni dalla discussione in aula sull’istituzione di una commissione parlamentare sul Covid.
“Il Servizio Sanitario Nazionale è articolato con delle responsabilità e poteri trasferito alla Regioni ma questa parte non è stata considerata. Era utile perché si è notato come questa caratteristica del Ssn di personalizzare le attività sulla base dei sentimenti a livello locale ha avuto un’esigenza di essere rivista”, conclude Pregliasco.