Un incendio si è sviluppato nel Cpr di via Corelli a Milano. Ad appiccare le fiamme in un’ala della struttura sono stati alcuni dei migranti ospitati al suo interno, a seguito di una protesta.

Incendio nel Cpr di Milano di via Corelli: nessun ferito ma parte della struttura dichiarata inagibile

Alta tensione al Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di via Corelli a Milano. Alcuni dei migranti ospitati all’interno della struttura hanno, infatti, appiccato un incendio a seguito di proteste scoppiate nel tardo pomeriggio di oggi, 6 luglio.

L’area del centro di accoglienza interessata è il Settore C. Qui la protesta è degenerata fino a spingere alcuni dei migranti a dar fuoco a mobili e materassi. Le fiamme si sono propagate in quattro stanze del settore, che sono state dichiarate inagibili mentre, per fortuna, non si registrano feriti o intossicati.

L’intervento dei vigili del fuoco è servito a spegnere il fuoco prima che potesse produrre danni più gravi, ma l’inagibilità delle stanze ha costretto la polizia a provvedere alla ricollocazione di 23 persone ospitate nel centro di accoglienza.

I motivi della protesta

Secondo quanto si apprende, a scatenare la protesta nel Cpr di via Corelli sarebbero stati alcuni migranti raggiunti da provvedimento di espulsione.

Un episodio non nuovo per la struttura milanese, già in passato criticata da associazioni e comitati per le condizioni in cui sono costretti a vivere i suoi ospiti. Un’esplosione di tensione che testimonia nuovamente la situazione sempre più critica vissuta dalle persone che arrivano nel nostro paese, mentre continuano gli sbarchi sulle coste italiane, con l’hotspot di Lampedusa perennemente in crisi.

Il 13 dicembre 2023 il Centro è stato messo dalla Procura di Milano sotto sequestro.

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