Da Palazzo Chigi è trapelata una nota al vetriolo nei confronti della magistratura romana e milanese.

Il riferimento neanche troppo velato riguarda la notizia dell’imputazione coatta del sottosegretario Dalmastro, il giorno dopo la notizia dell’indagine sulla ministra Santanche.

Nuovo attacco alle toghe politicamente schierate

La nota accusa la magistratura di fare politica e di voler inaugurare la prossima campagna elettorale europea. Il primo punto riguarda la decisione del Gip di Roma di ribaltare una decisione di archiviazione con una imputazione coatta.

La nota poi prende le difese anche nei riguardi della notizia di iscrizione sul registro degli indagati della Santanche, peccato che la ministra con i suoi avvocati avrebbe potuto saperlo se solo avesse richiesto, come già aveva fatto in gennaio.

“In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l’archiviazione e il giudice dell’udienza preliminare imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuorilegge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziari”

Il giorno dopo l’informativa della ministra Santanche in senato, si è aperta con Dalmastro una nuova crepa su cui le opposizioni stanno cercando di scavare.

“Quando questo interessa due esponenti del governo in carica è lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione”

Come evidente dalla nota uscita dalle stanze di Palazzo Chigi il governo non ci sta a fare a pungiball per la magistratura e contrattacca rincarando la dose accusando i giudici di voler “inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le prossime europee”.

Per le opposizioni il governo dovrebbe metterci la faccia

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha risposto in un comunicato stampa alla nota uscita da Palazzo Chigi accusando il governo di non voler mettere la faccia quando attacca frontalmente la magistratura.

“Trovo singolare se non clamoroso che fonti anonime di Palazzo Chigi si mettano ad attaccare un altro potere dello Stato. Innanzitutto sarebbe salutare evitare l’anonimato, soprattutto se si è la Presidenza del Consiglio dei Ministri e poi potrebbero evitare di coinvolgere le Istituzioni nello scontro politico o nel diffondere veline hanno deciso di inaugurare una nuova ‘Agenzia Stefani’?”