Guai per Nasser Al Khelaifi: il presidente del Paris Saint-Germain è finito nel mirino della polizia francese per un caso di detenzione e tortura di un uomo franco-algerino. Il quarantaduenne Tayeb Benabderrahmane ha sporto denuncia lo scorso gennaio. Il presidente del club campione di Ligue 1 è accusato di detenzione e tortura ai danni dell’uomo, che ha dichiarato di essere stato arrestato nel 2020 poco dopo essere stato assunto come lobbista. L’avvocato avrebbe avuto documenti compromettenti per Nasser Al Khelaifi. Nella giornata di mercoledì 5 luglio, la polizia francese ha perquisito la casa del presidente dell’ECA.
Guai per Al Khelaifi: polizia in casa
Continuano le indagini della polizia francese nei confronti di Nasser Al Khelaifi. Il presidente del fondo sovrano Qatar Investment Authority, numero uno del Paris Saint Germain e presidente dell’ECA, è ancora sotto investigazioni per fatti che sarebbero accaduti nel 2020. Tayeb Benabderrahmane ha denunciato Nasser Al Khelaifi per detenzioni di sei mesi e tortura (QUI i dettagli). Il presidente del PSG non trova pace. Rientrato a Parigi per la presentazione ufficiale di Luis Enrique, come nuovo allenatore del club campione della Ligue 1, il presidente dell’ECA ha subito il blitz della polizia francese nella propria casa.
Proprio nella giornata di mercoledì 5 luglio, il portavoce del presidente del PSG ha dichiarato che “il giudice istruttore ha chiesto ulteriori informazioni e l’accesso, che gli sono stati completamente forniti in piena trasparenza e collaborazione con le autorità”. Nasser Al Khelaifi è sospettato di avere fatto trattenere Tayeb Benabderrahmane. Il quarantaduenne era arrivato in Qatar per svolgere il ruolo di lobbista. Per sei mesi, invece, è stato trattenuto e interrogato dalla polizia locale. Si sospettava che potesse avere documenti compromettenti per il presidente del PSG. Secondo la Dgsi – il servizio di intelligence interna francese – i documenti potrebbero includere video intimi di Al-Khelaifi con una donna. Inoltre, potrebbero esserci anche conversazioni tra Al-Khelaifi, ex segretario generale della Fifa, e l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani, sull’assegnazione della Coppa del Mondo 2022 proprio al Qatar. Dietro la detenzione di Benabderrahmane, quindi, ci sarebbe la mano del numero uno del PSG.
“Mbappé? Resta se rinnova”
Oltre alla vita privata e alle vicende giudiziarie, Nasser Al Khelaifi è alle prese anche con l’inizio della nuova stagione del PSG. Dopo l’ufficialità di Luis Enrique come nuovo allenatore, il club parigino ha accolto Milan Skriniar e Marco Asensio, entrambi tesserati come free agent. Continua a tener banco, però, il futuro di Kylian Mbappé. La stella francese ha infatti il contratto in scadenza nel giugno del 2024 e non c’è la volontà di rinnovarlo. Il classe 1998 vorrebbe giocare la sua ultima stagione con la maglia del PSG e poi andar via a parametro zero. Di diverso avviso, invece, Nasser Al Khelaifi. Nella conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique, il presidente della squadra parigina ha parlato. Ecco le sue parole: “La mia posizione è molto chiara. Non voglio ripeterlo ogni volta: se Kylian vuole restare, vogliamo che rimanga. Ma deve firmare un nuovo contratto. Non vogliamo perdere il miglior giocatore del mondo gratis. È impossibile. Ha detto che non se ne sarebbe mai andato gratis. Se cambia idea oggi, non è colpa mia. Non vogliamo perdere gratis il miglior giocatore del mondo. Questo è molto chiaro”.