L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna lo scorso maggio lascia strascichi pesanti anche sul fronte del patrimonio culturale della regione. I danni arrecati dal maltempo ammontano, infatti, alla cifra di 65 milioni di euro.
Alluvione in Emilia Romagna, danni al patrimonio culturale per 65 milioni di euro, colpiti musei, chiese ed edifici storici
L’Emilia Romagna sarà costretta per ancora molto tempo a far fronte alle conseguenze dell’alluvione che ha colpito la regione nello scorso mese di maggio. La stima dei danni presenta una situazione decisamente complicata e il neo-commissario Figliuolo, smaltite le polemiche politiche sulla sua nomina, ha già promesso interventi per famiglie e imprese.
Duramente colpito anche il patrimonio culturale della regione, come confermano i dati emersi da una relazione della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori.
Stando ai numeri presentati, i danni ammonterebbero a circa 65 milioni di euro e interesserebbero:
- 155 chiese
- 21 musei
- 91 edifici storici
- 12 aree archeologiche
- 5 parchi e giardini storici
- 21 archivi
- 13 biblioteche
I siti d’interesse culturale più danneggiati risultano essere l’Archivio comunale e le biblioteche di Forlì, l’Abbazia di Cesena, la chiesa di San Francesco e il cimitero di Faenza, i teatri di Lugo e Conselice e molte sale cinematografiche.
I 65 milioni di aiuti sono distribuiti tra le varie province, in base all’ammontare dei danni subiti, con 25 milioni destinati a Forlì-Cesena, 21 a Ravenna, quasi 8 a Bologna, 4 a Modena e Rimini e 2 a Reggio Emilia.
L’assessore alla Cultura Felicori: “Preoccupato per i tempi di realizzazione degli interventi”
La tempistica con cui verranno investiti questi fondi sarà, ovviamente, fondamentale. Lo dicono in coro sia l’assessore alla Cultura Felicori, sia la presidente della commissione Marchetti, che mette in evidenza l’importanza di un intervento tempestivo, per non aggravare la situazione di alcuni siti particolarmente colpiti.
“Come commissione Cultura valutiamo di fare sopralluoghi nei luoghi danneggiati, bisogna impedire che il tempo aumenti i danni a questi siti così importanti per la nostra storia”.
L’assessore Felicori sottolinea, poi, la collaborazione con il governo, pur non ritenendo adeguata la decisione di accentrare il processo di ricostruzione.
“Collaboreremo con il governo perché faccia bene il proprio lavoro e collaboreremo con le realtà locali perché i loro diritti vengano soddisfatti. Quello che più mi preoccupa? I tempi di realizzazione degli interventi”.