L’Oms usa l’etichetta “nuova pandemia”: non stiamo parlando di un virus o di un batterio pericoloso, ma della miopia, in allarmante aumento da ormai diversi anni.

In Italia la situazione è preoccupante: quasi 15 milioni di persone hanno bisogno di indossare degli occhiali per poter correggere i difetti della vista, che oltre una certa distanza comincia a non funzionare più come dovrebbe.

La situazione è destinata a peggiorare, e non solo nel nostro Paese: secondo l’Organizzazione Mondiale della Santità, entro il 2050 la metà della popolazione mondiale soffrirà di questa “nuova pandemia“, la miopia.

In aumento i casi di miopia: ecco a cosa è dovuta

La miopia è una condizione di degenerazione visiva che può essere corretta nella maggior parte dei casi attraverso l’uso di lenti o con tecnologie più complesse, come il ricordo all’operazione con il laser. Oltre a ciò, è da poco disponibile anche un’ulteriore soluzione, tecnologica e comoda: le lenti intraoculari. Si tratta di lenti che vengono posizionate tra il cristallino e la pupilla, fatte di un materiale del tutto biocompatibile (il collamer).

Queste nuove lenti vengono impiantate attraverso una breve operazione in anestesia locale e permettono il recupero di una vista tra i 9 e 12 decimi.

Ma l’incipienza del disturbo costringe il mondo a non pensare solo a come mettere una toppa ai danni già presenti. Fondamentale è anche individuare quali sono le cause di questo fenomeno, in modo da costruire abitudini che riducano le possibilità di un suo manifestarsi.

Sull’aumento dei casi di miopia influisce certamente il fattore genetico, ma c’è ancora qualcosa che è in nostro potere fare per evitare di perdere decimi preziosi. È stato infatti dimostrato che l’uso continuativo dei dispositivi elettronici e la vita al chiuso hanno delle ricadute negative sulla nostra vista, velocizzando la progressione proprio della miopia. Vita all’aperto e meno telefoni, insomma: ecco gli ingredienti per una vista più sana.