Una straordinaria scoperta a Santo Spirito, quartiere di Bari, dove impresse sulla bianca scogliera sono state rinvenute delle impronte di dinosauro risalenti al periodo Cretaceo inferiore.

Bari, orme dinosauri scogli: “Non è un caso che a distanza di milioni di anni siano sopravvissuti questi segni”

Le orme impresse nella roccia, come dichiarano gli esperti, probabilmente sono appartenute a degli anchilosauri, animali corazzati che vissero a Bari 100 milioni di anni fa.

L’importante ritrovamento è stato segnalato dal geologo Vincenzo Colonna che ha dichiarato:

Non è un caso che a distanza di milioni di anni siano sopravvissuti questi segni. Nel Cretaceo inferiore questa era infatti un’area lagunare: il fondale era basso e costituito da frammenti calcarei. I rettili dell’epoca venivano a cercarvi il cibo e ovviamente lasciavano le proprie orme su queste fragili distese di detriti. Poi con il tempo il suolo si compattò andando a costituire le solide rocce, sulle quali però erano rimaste stampate le impronte”.

Le parole del paleontologo Rafael La Perna

Come riporta bariinedita.it, Rafael La Perna, docente di Paleontologia presso il dipartimento di Scienze della terra e geoambientali dell’Università di Bari, conferma l’origine animalesca delle fosse. L’esperto dichiara infatti:

Questi di Santo Spirito – ipotizza – potrebbero appartenere a dinosauri terrestri ed erbivori quadrupedi, forse del gruppo degli anchilosauri, lunghi poco più di un metro e molto diffusi nel Cretaceo. I segni nel corso dei millenni sono stati modificati a causa dell’erosione marina e dell’alterazione superficiale, tuttavia con ogni probabilità si tratta di tracce lasciate dai dinosauri. Dico questo perché in tutte e cinque è ben visibile un bordo di espulsione. Quando l’animale poggiava la zampa sui detriti e poi la sollevava, rialzava infatti una certa quantità di sedimenti che andavano a posarsi sul bordo dell’impronta lasciata. Ciò dimostra che queste non sono semplici buche nella roccia calcarea. Tra l’altro una di esse ha una struttura tridattile: vi si vedono i segni di tre antichissime dita”.