Al via oggi la discussione in aula per la commissione d’inchiesta Covid. I toni si fanno subito incandescenti, con le opposizioni che parlano in massa accusando il Governo di aver istituito una commissione al solo scopo di infangare l’operato dei Governi precedenti. Particolarmente attivi sono i membri del Movimento 5 Stelle, coinvolti in prima persona nella gestione dell’emergenza nata dalla diffusione del virus.
La commissione d’Inchiesta è stata fortemente voluta dal Governo Meloni, con l’obiettivo di fare luce su diversi aspetti che hanno contraddistinto la gestione della pandemia, soprattutto nelle fasi iniziali. Sotto la lente di ingrandimento ci sarà soprattutto l’operato dei precedenti Esecutivi, i cui membri saranno chiamati a rispondere sull’adeguatezza e sulla tempestività delle misure messe in campo.
Commissione d’inchiesta Covid: le risposte dei 5 stelle in aula. Pavanelli: “In piena pandemia FdI e Lega protestavano per aprire e chiudere tutto”
Il dibattito sulla commissione d’inchiesta Covid tocca in particolare la sensibilità del Movimento 5 Stelle, che è subito scattato sull’attenti alle prime critiche mosse sulla gestione della pandemia.
Fa discutere soprattutto e la decisione di escludere le regioni dalla discussione in aula. Per il Movimento di Giuseppe Conte la motivazione di questa estromissione è chiara: «Lo fate perché 15 regioni sono gestite dalla destra» è l’accusa che arriva dai banchi dei pentastellati.
Questa commissione serve solo alla maggioranza per attaccare i governi passati. In piena pandemia protestavate per riaprire tutto e chiudere tutto. In Umbria il governo ha dovuto mandare un ospedale militare, l’Umbria è stata militarizzata per la vostra incapacità di proteggere i cittadini.
Questa l’accusa diretta di Emma Pavanelli, a cui fa eco anche la collega Angela Raffa:
In Sicilia i vostri assessori dicevano di spalmare i morti. Fate propaganda, facciamo chiarezza anche sulle regioni e non solo facendo un processo al governo Conte.
Interviene nel dibattito sulle regioni anche Enrico Cappelletti, che punta il dito contro il Veneto amministrato dal leghista Luca Zaia:
La Commissione dovrebbe dare risposta a tutti gli errori commessi in Veneto, 2000 morti in più rispetto la media altre regioni d’Italia dopo l’addio di Crisanti. Chi ha interesse a non dare risposte su questi errori?
Toni accesi anche nel Pd, Boldrini: “Il Governo spieghi perché non vuole indagare sulle regioni”
Anche in zona Pd volano accuse e dubbi sulla decisione di escludere le regioni dal dibattito sull’inchiesta Covid. Da Laura Boldrini, che chiede al viceministro alle Infrastrutture Bignami di spiegare perché il Governo non vuole indagare sulla gestione regionale del virus a Gianni Cuperlo, che si rivolge alla maggioranza con al provocazione «cosa state nascondendo?»: il Pd è insorto e chiede a gran voce che la commissione d’inchiesta indaghi in maniera complete ed equa sulla pandemia.
Finisce l’arringa di accuse verso il Governo Marco Furfaro, che rilancia:
Per dare dignità agli eroi dei covid, alzatevi e diteci perché in questa proposta di legge non sono comprese le regioni.
Nel frattempo, prosegue la linea del silenzio adottata dal Governo, che ha scelto di non rispondere alle accuse fin dall’inizio delle seduta.