La Serie A introduce altre novità per la stagione 2023/24, sempre più ispirate al calcio internazionale e alle ultime competizioni giocate nel mondo. Questa volta, infatti, il campionato italiano andrà a riprendere la linea seguita nel Mondiale in Qatar del 2022. Se già nel 2016 molte cose sono cambiate con l’introduzione del VAR, in particolare per quanto riguarda la gestione dei minuti di recupero, adesso si darà una svolta ancora più netta. L’ispirazione arriva proprio dall’ultima Coppa del Mondo. In quell’occasione, infatti, la maggior parte delle gare si giocavano almeno fino al 100′. È molto probabile che lo stesso possa accadere in Serie A.
Serie A, via ai maxi recuperi: si seguirà la linea dell’Ifab
Tra le tante novità del campionato italiano nel prossimo anno, ce ne sarà una di grande impatto per gli spettatori. Lo riporta La Gazzetta dello Sport, spiegando come ai vertici internazionali abbiano deciso di concedere dall’anno prossimo recuperi molto sostanziosi per il tempo perso. Anche in Italia, come dettato dall’International Board di marzo. In questi anni l’Italia ha già alzato i minuti di “extra-time“, anche l’anno scorso, ma questa volta abbraccerà il grande cambiamento.
Il calcolo dei minuti di recuperi avverrà in maniera davvero minuziosa, tenendo conto di ogni evento, esultanze incluse. Il designatore delle Can A e Can B, Gianluca Rocchi, farà in modo di sensibilizzare tutti gli arbitri su questo e altri temi che diventeranno essenziali nella prossima stagione a partire dal ritiro in programma dal 7 al 12 agosto a Cascia.
A raccomandare i tempi lunghi per evitare le perdite di tempo è stata l’Ifab (International Football Association Board). Di certo l’obiettivo non è arrivare alla partita più lunga della storia, come accaduto in Roma-Siviglia di Europa League, ma quello di vedere le squadre in campo giocare a calcio, senza interruzioni.
No al tempo effettivo
La strada del tempo effettivo non è percorribile al momento. Si tratterebbe infatti di una soluzione estrema, che cambierebbe le basi assolute del gioco del calcio in questo momento. Gli arbitri, però, sfrutteranno ancora di più il loro deterrente: il cartellino giallo. E saranno pronti a far recuperare qualsiasi perdita di tempo. Dagli infortuni in campo con massaggiatore alle rimesse laterali e dal fondo, passando per falli, esultanze, sostituzioni, rigori e interventi del VAR.
La scelta dell’Ifab ha raccolto i consensi dell’86% delle leghe di calcio mondiale, soprattutto dopo il Mondiale in Qatar. Lì infatti, il tempo medio di recupero è stato di 10 minuti e 11 secondi, quasi 4 minuti in più di Russia 2018. Di certo non si raggiungerà il recupero monstre (27 minuti) di Inghilterra-Iran, ma si cercherà di limitare al massimo le perdite di tempo e, nel caso, farle recuperare in maniera sostanziale.