L’uccellino blu di Elon Musk non potrà più dormire sonni tranquilli (sempre che negli ultimi mesi di turbolenta amministrazione da parte del miliardario abbia potuto godere di un sonno sereno): è arrivato Threads, la nuova creazione social di Mark Zuckerberg. La piattaforma nasce come competitor naturale di Twitter, replicandone le funzioni ma migliorandone il funzionamento.

Il guanto di sfida lanciato ad Elon Musk è esplicito nelle parole di Zuckerberg:

Ci vuole una app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di farlo ma non ci è riuscito. Noi speriamo di sì.

Il semplice «Benvenuti su Threads», pubblicato sulla piattaforma dal suo creatore, ha ricevuto immediatamente migliaia di like, dimostrando il favore con cui in pubblico, deluso da Twitter, ha accolto il nuovo social.

Zuckerberg lancia Threads e fa il pieno di account: 10 milioni nelle prime 7 ore

Ma gli utenti dei social non si sono accontentati di mettere qualche like al post di benvenuto firmato da Mark Zuckerberg. In 7 ore, Threads ha registrato 10 milioni di nuovi account: è una cifra record, destinata probabilmente ad ingrossarsi quando la piattaforma sarà implementata anche in Europa.

Lo stile del nuovo social di Zuckerberg ricorda molto il rivale Twitter, a cui aggiunge quel tocco di Instagram che lo renderà più facilmente fruibile da parte degli utenti. Proprio Instagram sarà nei prossimi mesi il trampolino di lancio della nuova piattaforma: l’amatissimo social, infatti, si vedrà popolare da una serie di codici che permetteranno agli utenti di trasferirsi, con tanto di followers, direttamente in Threads.

Threads, linea essenziale per facilitare il flusso di utenti

Per la sua nuova creazione Zuckerberg ha puntato sulla semplicità e l’essenzialità: linee semplici e design intuibile, con la possibilità di mettere like e rilanciare i post. Threads evidentemente non si accontenta di rovinare i giochi al dominio indiscusso di Twitter, ma punta anche a superarlo in un tempo record.

E per mettere a segno questo ambizioso obiettivo, non poteva esserci momento migliore. Dopo la notizia della limitazione dei post visualizzabili giornalmente (solo 600 per chi non paga la spunta blu), Twitter è nei guai: sempre più utenti non riescono più a trovare nella piattaforma di Musk quello spazio libero di internet su cui poter scambiare idee e – perché no? – anche rimanere informati.

Per molti, le dubbie decisioni di Elon Musk stanno velocemente conducendo l’uccellino blu nel fosso: il processo potrebbe ora essere velocizzato proprio dalla comparsa del suo predatore naturale Threads.

La risposta di Musk

Non si è fatta attendere naturalmente la risposta di Elon Musk che ha subito attaccato la nuova app promossa da Mark Zuckerberg. Il CEO di Tesla prima ha schedato come “app finita” la nuova Threads, poi ha utilizzato un’analogia con Instagram per sottolineare i difetti di quest’ultima, accusata di promuovere un mondo finto.

Ecco le sue parole:

È mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram che nascondono il dolore

Insomma, la battaglia tra i due uomini simbolo della tech industry è solo all’inizio.