Ricongiungimento contributi pensioni 2023, è possibile lo scambio telematico tra l’Inps e le Casse previdenziali dei professionisti. A darne informazione è lo stesso Istituto previdenziale con il messaggio numero 2498 del 4 luglio 2023, mediante il quale prende il via dello scambio telematico delle comunicazioni ai fini della ricongiunzione dei versamenti contributivi dei lavoratori.
Il passaggio, inoltre, rappresenta l’attuazione della convenzione già adottata nello scorso mese di aprile tra l’Inps e le Casse previdenziali. Con il messaggio, l’Inps informa dunque che alcuni servizi sono già disponibili, tra i quali la richiesta da parte delle Casse previdenziali del prospetto dei contributi versati all’Inps, quest’ultimo tenuto a fornire certificazione quale ente trasferente. L’Istituto previdenziale, inoltre, deve fornire informazioni all’esito conclusivo dell’operazione dei ricongiunzione. Altri servizi collegati al ricongiungimento dei contributi sono in via di definizione e prossimi a essere implementati.
Ricongiungimento contributi pensioni 2023: possibile lo scambio telematico tra Inps e Casse previdenziale, ecco le ultime novità
Prende il via il ricongiungimento dei contributi a fini delle pensioni mediante lo scambio telematico tra l’Inps e le Casse previdenziali. L’Istituto previdenziale fornisce chiarimenti in merito all’accordo, già avvenuto nello scorso mese di aprile, per favorire il passaggio dei contributi per la ricongiunzione a favore dei lavoratori liberi professionisti iscritti alle Casse previdenziali per tutta una serie di gestioni pensionistiche.
Il servizio di scambio telematico è già operativo per le Casse previdenziali che hanno aderito alla convenzione e abbiano predisposto le operazioni necessarie affinché le procedure possano andare a buon fine. Il tutto in attesa di implementare ulteriormente i servizi forniti dell’Istituto previdenziale, in particolare rispetto alla facoltà di ricongiunzione ai sensi del comma 1, dell’articolo 1, della legge 45 del 1990, che fa seguito alla comunicazione da inviare per Posta elettronica certificata (Pec) da parte dell’Inps a ogni Cassa previdenziale.
Ricongiungimento contributi pensioni, richiesta del prospetto riepilogativo
Nella circolare, l’Inps spiega dunque che risulta operativo lo scambio telematico delle comunicazioni relative all’esercizio della facoltà di ricongiunzione dei contributi con le Casse previdenziali che abbiano firmato la convenzione numero 56 dello scorso 19 aprile. In particolare, risultano attivati i servizi relativi alla richiesta, da parte delle Casse previdenziali aderenti all’accodo, del prospetto dei contributi versati all’Inps e la consultazione telematica dello stato della richiesta di certificazione. Inoltre, l’Inps è tenuto a inviare la certificazione quale ente trasferente, mentre le Casse previdenziali, in qualità di enti accentranti, possono fare richiesta di riesame di una precedente certificazione telematica, nonché la consultazione dello stato di domanda della richiesta di riesame.
Per quali gestioni previdenziali si può richiedere la ricongiunzione?
Inoltre, le Casse previdenziali possono dare notifica dell’esito dell’operazione della ricongiunzione dei contributi. Tra i servizi da implementare, l’Inps segnala la possibilità di poter procedere con la facoltà di ricongiunzione previa richiesta tramite posta elettronica certificata (Pec). Fino a quando il servizio non sarà attivato, le procedure di alcune Gestioni previdenziali potranno continuare a seguire le modalità ordinarie a oggi in uso. L’istituto previdenziale, infine, chiarisce che le Gestioni pensionistiche per le quali sia possibile richiedere la ricongiunzione sono quelle relative a Cd, Cm, Com, Art, Fpld, Cpi, Cps, Cpug e Ctps. Chi fa la richiesta di ricongiunzione può essere titolare di una o più di una di queste gestioni previdenziali.
Lo scambio, prima dell’attivazione delle modalità telematiche, continuerà a essere effettuato mediante le procedure attualmente in uso. In particolare, per le richieste pervenute prima dell’accordo dell’Inps con le Casse previdenziali dello scorso 19 aprile mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (Pec), si continuerà a utilizzare e a processarle con le modalità non telematiche. Pertanto, le strutture territoriali dell’Istituto di previdenza dovranno definire le richieste giacenze con sollecitudine.