Sono 585mila le assunzioni (a tempo determinato purché superiori a un mese o a tempo indeterminato) previste dalle imprese nel mese di luglio 2023 secondo le previsioni del Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Anpal e Unioncamere. In tutto, le assunzioni estive – del trimestre da luglio a settembre – sono 1,5 milioni: in questo mese il saldo segnerà +80mila nuove immissioni sul mondo del lavoro rispetto a luglio del 2022, mentre nel trimestre sono +197mila le nuove assunzioni rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno.
Tuttavia, a fronte delle assunzioni programmate dalle imprese, sono ancora numerosi i posti di lavoro che rimarranno vacanti per mancanza dei candidati e dei profili ricercati. La percentuale dei posti vuoti è del 47,9% di media in tutta Italia, 8 punti percentuali in più rispetto a un anno fa. Tra i posti di lavoro con maggiori difficoltà di reperimento delle competenze ricercate dalle imprese vi sono quelle delle installazioni e manutenzioni (63,3%) e dei “Sistemi informativi”, con il 55,3% delle opportunità di lavoro che andranno vacanti.
Assunzioni, 585mila a luglio 2023 e 1,5 milioni fino a settembre: ecco i profili maggiormente richiesti dalle imprese
Sono 585.310 le nuove assunzioni programmate dalle aziende per il mese di luglio 2023, 80mila in più rispetto a un anno fa. Nell’intero trimestre da luglio a settembre, le assunzioni programmate saranno 1,5 milioni, circa 200mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2022. Tra le professioni, gli impiegati, i commerciali e gli addetti ai servizi sono i più richiesti con 262.130 nuove offerte di lavoro in questo mese, seguiti dagli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine con 151.850 opportunità di lavoro. Le professioni non qualificate richiederanno a luglio 90.410 nuove assunzioni, mentre i dirigenti, professioni a elevata specializzazione e i tecnici prevedono entrate di lavoratori per 80.920.
Per quanto concerne le aree aziendali di inserimento e i gruppi professionali, quella della produzione di beni e dell’erogazione dei servizi occuperà più della metà delle nuove assunzioni (302.540 su 585.310); a seguire l’area commerciale e di vendita (110.590 nuove immissioni), le aree tecniche e della progettazione (71.080), l’area della logistica 62.360, l’assistenza clienti 26.940 e l’area amministrativa, finanziaria, legale e di controllo di gestione, a chiudere, con 19.470 nuovi posti di lavoro.
Assunzioni luglio 2023, per quali profili vi sono più offerte di lavoro?
I lavori più richiesti a luglio 2023 vedranno le professioni commerciali e i servizi con il maggior numero delle assunzioni. Si parte con i camerieri di sala: a luglio ne saranno assunti 66.420, seguiti dai banconieri da bar (12.950) e gli aiuti chef (11.520). In generale, tra le professioni non qualificate, le imprese cercheranno durante questo mese 34.130 addetti ai servizi di pulizia, 11.830 addetti alle pulizie delle camere e 3.100 lavapiatti. Tra le professioni con maggiori opportunità, i muratori saranno ricercati per 16.050 annunci di lavoro, seguiti dai carpentieri con 1.790 opportunità.
Tra le professioni commerciali e i servizi, 17.470 saranno le assunzioni dei commessi di negozio, 11.330 quelle degli assistenti alla vendita e 4.840 addetti alla reception negli hotel. Oltre mille i farmacisti ricercati, mentre le assunzioni di addetti all’amministrazione toccheranno quota 5.730, gli addetti alle scritture contabili 2.570 e gli addetti alla contabilità 1.840. A chiudere, gli addetti alla segreteria (3.870), i programmatori informatici (1.560) e gli addetti all’amministrazione (2.330).
Quali profili sono introvabili?
A fronte delle assunzioni programmate, le imprese avranno difficoltà di reperire i profili e le competenze ricercate nel 47,9% delle opportunità di lavoro. I settori maggiormente in difficoltà sono quelli delle imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo (61,5 per cento di profili difficilmente reperibili), delle costruzioni (60,9%), della meccatronica (59%), del legno e del mobile (58,3%), della moda (54,10%) e del turismo (53,7%). Si cercano soprattutto addetti alle installazioni e manutenzioni (63,3% di difficoltà di reperimento del profilo con competenze adeguate), progettisti, addetti alla ricerca e allo sviluppo (61,6%) e profili delle aree dei sistemi informativi (55,3%). Mancano, altresì, profili di alta specializzazione, come ingegneri (61%), specialisti della progettazione delle applicazioni (54,3%), professionisti nei servizi sanitari (57,8%). Le maggiori difficoltà si riscontrano in profili di operai specializzati fonditori e saldatori (70,5%), nelle rifiniture delle costruzioni (69,9%), addetti alle macchine automatiche (66,6%) e conduttori di veicoli a motore (62,2%).