Ennesima sconfitta, la quarta consecutiva per l’esattezza, per il Toronto Fc nella Eastern Conference della Major League Soccer. La squadra di Insigne e Bernardeschi al momento occupa la penultima posizione in classifica ma la cosa più grave è che sembra impossibile trovare il bandolo della matassa. A nulla è servita anche la rivoluzione che i due italiani avrebbero capitanato, all’interno dello spogliatoio, e che ha portato all’esonero del tecnico Bob Bradley. Nessuna scossa, nessun nuovo stimolo, anzi. Le cose se possibile sono addirittura peggiorate. Il nervosismo si fa sentire e stavolta Bernardeschi si è reso protagonista di un gesto brutto e condannabile. Ha colpito con una testata un avversario facendosi buttare fuori.

Bernardeschi, l’espulsione

Il Toronto è in caduta libera. Penultima nella Eastern Conference della Major League Soccer, peggio della squadra di Insigne fino a questo momento, ha fatto solo l’Inter Miami. Squadre che si possono permettere operazioni milionarie, non ultima quella che ha portato Leo Messi dall’altra parte del mondo, ma che poi in campo fanno vedere poco o niente. La strategia del calcio americano non funziona, investire portando giocatori poco motivati, con la volontà di alzare la competitività e l’attenzione sul campionato non sta producendo i suoi frutti. Una politica adottata ormai da anni, che però non ha consentito al calcio di acquisire l’importanza che riveste ad esempio in Europa. A Toronto è crisi nera. Manca l’idea di gioco, manca la coesione e non c’è una squadra che in campo dimostri di sapere quello che deve fare. Perdere le staffe, in una situazione del genere, è più facile che mai. È quello che è successo a Federico Bernardeschi che ha colpito con una testata un avversario, a palla lontana, finendo la partita con un cartellino rosso.

Il match in questione era quello tra Orlando City e Toronto Fc, terminato 4 a 0 in favore dei padroni di casa. La squadra canadese incassa così la quarta sconfitta consecutiva. Nelle ultime tredici giornate è riuscita a vincere solo una volta. Erano ben altre le ambizioni del club quando, ormai un’estate fa, era riuscito a convincere Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi a lasciare l’Italia a suon di milioni. Eppure qualcosa non sta funzionando. La scorsa stagione si è chiusa con la delusione della mancata qualificazione ai playoff e quella in corso rischia di essere anche peggio. A questo punto i piani per i due attaccanti italiani si complicano. Ieri in campo l’ex Napoli non c’era. L’esterno partenopeo è alle prese con il terzo infortunio stagionale che lo ha obbligato a non prendere parte al match. Ma c’era invece Federico Bernardeschi.

Il nervosismo

L’attaccante ex Juve, è sceso in campo da primo minuto e con la fascia di capitano al braccio. La società, probabilmente, intende responsabilizzarlo e vuole dargli un ruolo centrale anche per il futuro. Ma Federico evidentemente in questo momento non è lucido e durante la gara ha completamente perso le staffe finendo anzitempo il match per somma di ammonizioni. Il secondo cartellino giallo fa discutere. Bernardeschi è stato espulso dopo aver dato una testata a palla lontana a un calciatore dell’Orlando City. Il gesto non è piaciuto alla società, ed ha alzato un polverone intorno al calciatore toscano.

C’è addirittura chi parla di premeditazione. Uscendo dal campo, infatti, Bernardeschi avrebbe strizzato l’occhio sorridendo e rivolgendosi a qualcuno seduto in tribuna. L’avversario ha accentuato la caduta, il contatto non è stato così forte, ma resta la brutta figura fatta dal calciatore. Senza contare che, già sotto di 2 gol, in 10 contro 11 il Toronto è naufragato completamente. Un gesto di nervosismo e assolutamente antisportivo che gli sarebbe valso il cartellino rosso in qualunque campionato. Il video ovviamente ha fatto il giro del mondo