Ennesima accusa russa all’Ucraina: alcune fonti sostengono che nel prossimo futuro l’armata ucraina attaccherà volontariamente la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Gli ucraini accusano invece la Russia di aver piazzato degli ordigni per causare danni ecologici ingenti.
Le accuse russe
Mentre la controffensiva ucraina procede lentamente con piccole conquiste e facendo indietreggiare le forze russe (come successo a Klishchiivka), continuano a preoccupare le condizioni della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il presidente ucraino, Zelensky, da tempo avverte i leader politici che la Russia ha minato la centrale nucleare per rallentare un’eventuale avanzata ucraina in quella zona:
Forse hanno qualche altro piano. Ma in ogni caso, il mondo vede – e non può fare a meno di vedere! – che l’unica fonte di pericolo per la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la Russia stessa e nessun altro. Purtroppo non c’è stata una risposta tempestiva e su larga scala all’attacco terroristico contro la centrale idroelettrica di Kakhovka. E questo può ispirare il Cremlino a nuove malvagità.
Anche se questo allarme è ripetuto dal marzo 2022, quando la Russia conquistò Zaporizhzhia e le zone circostanti, rimane la preoccupazione dei possibili danni ecologici che una fuoriuscita del materiale radioattivo potrebbe causare. Come detto da Zelensky, la Russia non avrebbe nessuno scrupolo nel nascondere un proprio attacco terroristico facendolo passare per un’operazione di false flag (cioè sotto copertura).
Medvedev chiede all’Occidente di non fornire più armi all’Ucraina
La Russia si trova comunque in una posizione molto delicata, sia a livello militare sia a livello politico. Nel primo caso, l’avanzata ucraina costringe ad una lenta ritirata le forze armate russe, in particolare attorno a Bakhmut, anche se queste negano. Nel secondo caso, la Cina ha impiegato i propri diplomatici per dissuadere la Russia nell’usare armi nucleari, pur non essendo interessata a condannare esplicitamente l’aggressione russa a danni dell’Ucraina.
Nel frattempo, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev continua ad accusare l’Occidente e la NATO di prolungare in maniera insensata il conflitto. Secondo l’agenzia Ria Novosti:
Se gli Stati Uniti e i loro vassalli smettono di fornire armi all’Ucraina, l’operazione speciale finirà in pochi giorni.