Domani sarà reso pubblico il testamento di Silvio Berlusconi. Fedele Confalonieri ha deciso qualche giorno fa di spoilerare il contenuto, affermando che non ci dovrebbero essere grosse sorprese per quanto concerne le volontà del Cavaliere, esposte dal notaio. Questo fa presupporre che in questo momento la famiglia Berlusconi sta serenamente pensando ad altro. Ovviamente al futuro delle aziende, ma la più importante e rappresentativa, Mediaset, va molto bene e le mosse per il futuro, con l’acquisizione di personaggi popolari come la Merlino, la Littizzetto e la Berlinguer, lasciano presupporre una strategia in grado di rilanciarsi nel modo migliore nel mondo della comunicazione.

I Berlusconi e la politica

Le tre professioniste che diverranno volti mediaset, sono una garanzia di successo trasversale in termini di pubblico, dove per trasversale s’intende il livello culturale e quello politico. La mossa é molto intelligente, queste scelte mettono in difficoltà la cocorrenza: La 7 e la Rai. La tv di Cairo potrebbe risentire della volontà abbastanza evidente, con l’arrivo della Merlino, e la precedente trasformazione di Rete 4, in rete di approfondimento giornalistico, di mettere da parte un certo tipo d’intrattenimento, sicuramente di successo grazie a Barbara D’Urso, per virare drasticamente verso l’informazione e l’approfondimento anche su canale 5, con una conduttrice versatile come la Merlino. Rete 4 ora punta su Bianca Berlinguer, che somiglia alla Palombelli come tipo di conduzione, ma che stilisticamente e anagraficamente porta dentro mediaset la sinistra, che Silvio berlusconi avversava con tutte le sue forze politiche e televisive.

La strategia di Piersilvio Berlusconi

Per Berlusconi padre le strategie televisive funzionali alla politica non erano prioritarie, sapeva che i canali televisivi nel bene e nel male avrebbero restituito al Berlusconi politico un’immagine politica di efficienza e consenso. Piersilvio Berlusconi ha invece capito, dall’esperienza pregressa, che spostare l’asse mediaset sul l’informazione e la trasversalità politica, lo premierà in termini di pubblico e quindi economici, ma non solo. Qualora decidesse, oggi, domani o dopodomani, potrebbe essere anche funzionale all’ascesa politica. Forza Italia, è un partito berlusconiano, non ha altra possibilità di sopravvivere se non attraverso una guida di famiglia. Marina Berlusconi preferisce agire dietro le quinte, gli italiani forse non conoscono nemmeno la sua voce. Pier Silvio nega, ma le scelte di questo tipo, sono sempre figlie del contesto storico ed economico. Ora la politica attiva non serve, ma domani chissà. Intanto le tv si rafforzano, cambiano immagine, mostrano un altro volto politico che non è di sinistra, ma che non è più solo quello populista e sovranista, che contraddistingue ancora la programmazione, ma non va trascurato il fatto che questi temi ora sono approdati nei palinsesti Rai e non c’è spazio per due su questi temi. Il terreno culturale è pronto, bisogna solo aspettare la decisone, sull’ultima tentazione dei Berlusconi.