I prezzi delle compagnie aeree nel 2023, soprattutto in estate, sono alle stelle e il Codacons vuole vederci chiaro. Il Coordinamento delle associazioni di consumatori ha invocato l’intervento della guardia di finanza, chiamata ad ispezionare le sedi italiane delle compagnie.

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi sottolinea come l’intervento di Mister Prezzi per dare una spiegazione all’aumento delle tariffe dei voli si sia rivelato poco efficace.

Mentre gli italiani sono alle prese con l’acquisto di biglietti per recarsi in vacanza, e stanno subendo tariffe dei voli fuori controllo, Mister Prezzi si è limitato a chiedere spiegazioni alle compagnie circa la dinamica dei prezzi. Una misura inefficace quanto tardiva.

Dopo l’incontro con il Garante per la sorveglianza dei prezzi Gianfrancesco Vecchio, le compagnie aeree hanno dieci giorni per fornire spiegazioni sui prezzi dei biglietti, considerati anomali.

Prezzi compagnie aeree, Rienzi (Codacons): “Non resta che sperare nell’Antitrust”

L’ultima speranza per i viaggiatori di ricevere le necessarie tutele, commenta Rienzi, è legata all’Antitrust.

Ai consumatori non resta che sperare nell’azione dell’Antitrust, che come noto ha già aperto una istruttoria sul caro voli a seguito di un esposto del Codacons, e della Guardia di Finanza, chiamata ad indagare su possibili speculazioni nel comparto del trasporto aereo.

Un problema, quello del costo dei biglietti aerei, che è diventato impossibile da ignorare. Uno studio di Allianz Trade, compagnia di assicurazione del credito del gruppo Allianz, svela un incremento medio del 20% nei primi mesi del 2023. Sotto la lente d’ingrandimento dello studio la tratta Europa-Stati Uniti, che ha visto un piccolo del +23% nei mesi estivi.

I prezzi, insomma, continuano a salire: eppure la domanda è in aumento e il costo dei carburanti in diminuzione. I prezzi del jet fuel, in particolare, sono crollati della metà rispetto a un anno fa. Un dettaglio non da poco considerando che questi ultimi rappresentano circa il 30% dei costi.

Quali sono allora le ragioni alla base degli importi alle stelle? Gli economisti di Allianz ipotizzano che le motivazioni siano legate alla disponibilità di posti per viaggiare. La capacità limitata degli aerei costituisce un freno per il potenziale di guadagno delle compagnie.

Allianz Trade: “Ritardo di sei mesi nelle consegne di nuovi velivoli”

Come spiegato da Maria Latorre di Allianz Trade, la scarsità di posti disponibili è legata ad un ritardo nelle consegne dei nuovi velivoli.

Il fattore che continua a ostacolare la mobilità aerea è la capacità limitata di produzione di nuovi velivoli. Attualmente c’è un ritardo di sei mesi nelle consegne, per il quale i produttori di aerei incolpano i fornitori. Per le compagnie aeree ciò implica da un lato una mancata modernizzazione della propria flotta e dall’altro il mancato incremento dell’offerta di nuovi posti. Ciò si traduce anche in un costante aumento delle tariffe.

Nonostante gli aumenti, comunque, il settore non è certo in crisi. La IATA prevede che quest’anno il comparto raggiunga un utile netto di 9,8 miliardi di dollari, dopo una notevole perdita netta di quasi 140 miliardi di dollari nel 2020 per via della pandemia.