L’Associazione Nazionale dei Commercialisti (ANC) ribadisce con fermezza la necessità di rivedere il calendario delle scadenze fiscali in Italia. L’ANC, più nello specifico, sottolinea come la gestione delle scadenze fiscali attuali presenti problematiche significative, soprattutto a causa dell’emissione di circolari contenenti istruzioni per il rispetto degli adempimenti fiscali troppo prossime alle scadenze stesse. I commercialisti si trovano così costretti a studiare nuove circolari di centinaia e centinaia di pagine a ridosso delle scadenze. Messi alle strette, il rischio di equivoci e rapide revisioni per restare nei tempi è dietro l’angolo, soprattutto per la mancanza di chiarimenti, viste le tempistiche molto strette.

In una nota rilasciata il 3 luglio, l’ANC ha evidenziato queste preoccupazioni, indicando la necessità di un cambiamento. Questa situazione, definita insostenibile, viene ulteriormente aggravata dall’invio di notifiche derivanti da controlli automatizzati e da lettere di conformità nel periodo delle dichiarazioni fiscali.

Calendario scadenze fiscali “va revisionato”: le dichiarazioni di Marco Cuchel (presidente ANC)

Marco Cuchel, presidente dell’ANC, ha paragonato la situazione dei commercialisti a una “corsa contro il tempo”.

Anche noi, come i maturandi, facciamo una corsa contro il tempo, dovendo studiare circolari che oramai arrivano al limite della scadenza e che costringono a ritornare su quanto già fatto, considerando anche il mancato slittamento del termine dei versamenti al 20 agosto.

Uno degli esempi più recenti di questa problematica è la pubblicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di tre circolari relative alle imposte. Questi documenti, del totale di oltre 570 pagine, forniscono dettagliate istruzioni su come gestire detrazioni, deduzioni, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi. Queste circolari sono state rilasciate solo pochi giorni prima della data di scadenza per il pagamento delle imposte.

L’ANC richiede quindi con urgenza che il calendario fiscale venga rivisto. Inoltre, sostiene che dovrebbe essere rispettato un lasso di tempo adeguato tra l’emissione di una circolare e la scadenza dell’adempimento correlato. L’associazione sostiene inoltre che modelli, istruzioni, software e circolari relative dovrebbero essere disponibili entro la fine dell’anno fiscale da dichiarare, invece che durante l’anno successivo.

Scadenze fiscali 2023: le richieste dell’ANC

Per assicurare un ambiente di lavoro tranquillo per i contribuenti e i commercialisti, l’ANC chiede pertanto che l’invio di avvisi durante la campagna dichiarativa venga sospeso. Inoltre, l’associazione evidenzia problemi correlati ai controlli automatizzati, alle richieste di documentazione, ai problemi con la rottamazione quater, alle lettere di conformità relative ai modelli ISA e ad altri adempimenti.

Questo è quanto si legge dalla nota:

Da sempre ANC chiede, come prioritaria necessità, che sia messa mano una volta per tutte al calendario fiscale e che sia osservata la corretta distanza temporale tra l’emanazione di una circolare e la scadenza dell’adempimento a essa relativo. A questa urgenza, ora, si aggiunge anche l’esigenza che sia fissata una “tregua” nell’invio di avvisi durante la campagna dichiarativa.

Molte di queste questioni, secondo l’ANC, hanno già trovato risoluzione da parte dei contribuenti. Tuttavia, spesso i documenti pertinenti non vengono correttamente registrati nei database dell’Amministrazione Pubblica. L’ANC si chiede quindi quale sia la logica nell’invio di notifiche in questo momento invece di aspettare la ripresa di settembre.

Questa, infatti, è stata la riflessione posta da Cuchel:

Senza considerare che molti adempimenti nella maggior parte dei casi sono già stati effettuati regolarmente dai contribuenti e i relativi documenti sono già in possesso dell’Agenzia ma, per ragioni diverse, non hanno trovato il corretto abbinamento nei database della PA. E anche quando le pretese fossero corrette, che senso ha adesso inviare gli avvisi e non attendere la ripresa di settembre?

Per l’ANC, l’impressione è che in questo periodo denso di scadenze fiscali da rispettare da parte dei contabili e dei contribuenti assistiti, l’Agenzia delle Entrate debba liberarsi di tutto quello che ha lasciato in sospeso prima di andare in ferie. Tuttavia, è chiaro che la maggior parte dei documenti trasmessi dai commercialisti saranno esaminati dagli uffici preposti proprio a partire da settembre.