Tutto credevano i consueti turisti negli Usa in visita alla Casa Bianca, tranne che il loro tour fosse interrotto da un’indagine dalle autorità per verificare la presenza di una strana polvere bianca all’interno dell’edificio, che pareva avere una somiglianza sospetta con la cocaina.

È quello che è successo nelle scorse ore a Washington, con la Polizia costretta ad intervenire nell’ala West Wing della residenza del Presidente americano, evacuando i presenti per rendere possibile il corretto svolgimento delle indagini. Al momento dei fatti, Joe Biden si trovava fuori dalla Capitale.

L’ala ovest, luogo del ritrovamento della fantomatica polverina bianca, è uno dei cuori pulsanti della Casa Bianca: lì si trovano gli uffici del Presidente, lo Studio Ovale e la Situation Room, oltre alle stanze del vicepresidente, del capo dello staff della Casa Bianca, dell’addetto stampa e di centinaia di altri membri del personale che vi hanno accesso. Si tratta di un’aria affollata, insomma: sarà difficile comprendere a chi poteva appartenere la sostanza sospetta.

Usa, trovata polvere sospetta nella Casa Bianca: gli esami preliminari parlano di cocaina

La polizia ha trovato la polvere bianca presso una delle aree comuni dell’ala ovest e non, come si era detto inizialmente, nell’ufficio di qualche membro dello staff. La sostanza si trovava dentro una busta a cerniera, abbandonata in un luogo a cui potevano accedere diversi abitanti della Casa Bianca.

Gli inquirenti hanno immediatamente eseguito gli esami sulla polvere non identificata, giungendo ad un primo identikit della sostanza: si tratta di cocaina. Successivamente, alla fine del controllo di routine, la sicurezza non ha però confermato i risultati degli esami preliminari, ammettendo che ci vorranno ulteriori analisi per essere certi della composizione della sostanza.

Al momento, gli sforzi degli inquirenti si stanno concentrando nel tentare di comprendere come la busta sia entrata nella Casa Bianca e chi abbia potuto farne uso.