Sfregiò il Colosseo incidendo su un muro il suo nome e quello della sua fidanzata mentre erano in vacanza a Roma; ora, dopo essere stato identificato, il turista inglese ripreso in un video che ha fatto il giro del web ha chiesto scusa. Nella lettera, indirizzata alla Procura di Roma, al sindaco Roberto Gualtieri e al Comune della Capitale, il 27enne ha ammesso di aver capito solo in seguito l’importanza del sito monumentale in cui si trovava. Per ciò che ha fatto rischia una multa e il carcere. La sua vicenda ricorda quella del turista tuffatosi in un canale di Venezia dal tetto di un palazzo, condannato al pagamento di 2mila euro.

Il turista inglese che sfregiò il Colosseo chiede scusa alla città di Roma

Consapevole della gravità del gesto commesso desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità.

Inizia così la lettera inviata alla Procura di Roma da Ivan Dimitrov, il turista 27enne accusato di aver sfregiato il Colosseo. A giugno aveva fatto il giro del web il video, ripreso da un passante, che lo catturava mentre era intento ad incidere su uno degli storici muri del monumento il suo nome e quello della sua fidanzata, Hayley, con delle chiavi.

La sua identità era stata svelata dalla stampa inglese. Stando al Daily Mail, il ragazzo, che di secondo nome farebbe Hawkins, lavorerebbe come fitness trainer a Bristol. Insieme alla compagna vivrebbe, invece, nella cittadina di Keynsham. Attualmente però, i due non si troverebbero in Inghilterra. Dopo l’identificazione, avvenuta passando al setaccio le immagini delle videocamere di sorveglianza e i registri degli hotel della Capitale e non, sono stati infatti rintracciati in Bulgaria. Secondo i media britannici, sarebbero impegnati in un viaggio di almeno tre settimane in giro per l’Europa.

Viaggio che, dopo i fatti romani, potrebbe però giungere a conclusione. Per la vicenda Dimitrov rischia infatti una multa fino a 5mila euro e 15 giorni di carcere, con l’accusa di danneggiamento di beni culturali. Ai carabinieri, dopo essere stato raggiunto dalla denuncia, ha detto di essere molto preoccupato per le conseguenze del suo gesto. Anche per questo, forse, ha deciso di indirizzare una missiva alle istituzioni di Roma Capitale, per chiedere scusa, sostenendo di non essere stato al corrente dell’importanza del sito in cui si trovava.

Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento,

ha scritto, forse per tentare di autoassolversi, elogiando anche coloro che

con dedizione, cura, sacrificio custodiscono l’inestimabile valore storico e artistico del Colosseo.

La reazione del ministro Sangiuliano

Reputo gravissimo, indegno e segno di grande inciviltà che un turista sfregi uno dei luoghi più celebri al mondo, un patrimonio della storia come il Colosseo […]. Spero che venga individuato e sanzionato secondo le nostre leggi,

aveva fatto sapere, dopo essere venuto a conoscenza della vicenda, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il gesto del turista, comunque, aveva provocato sgomento e indignazione in tutta Italia, come quando un turista inglese si era tuffato in un canale di Venezia dal tetto di un palazzo affacciato su Rio Novo, venendo ripreso da alcuni amici, che avevano poi postato il filmato online.

Una volta identificato, il responsabile era stato condannato al pagamento di 2.000 euro di multa. In molti aspettano ora di sapere quali provvedimenti saranno presi nei confronti del suo connazionale.

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