Accadde oggi, 5 luglio 1943: Kursk, la battaglia dei giganti. Un famoso film del 1965 s’intitola proprio “la battaglia dei giganti”, ma, narra le vicende dell’offensiva delle Ardenne scatenata da Adolf Hitler nel dicembre del 1944, in un disperato tentativo di capovolgere le sorti della seconda guerra mondiale, lanciando i suoi panzer all’attacco degli Alleati in Belgio. In realtà la vera “battaglia dei giganti” fu quella cominciata nell’estate di 80 anni fa. Campagna di Russia: la battaglia di Kursk, in tedesco nota con il suo nome in codice di “Unternehmen Zitadelle”, ovvero “Operazione Cittadella”, si svolse nel quadro della terza offensiva estiva sferrata dai nazisti sul fronte orientale della seconda guerra mondiale. Quella di Kursk fu la più grande battaglia di mezzi corazzati della storia; ecco perchè per noi fu la vera “battaglia dei giganti”.
Accadde oggi, 5 luglio 1943: Kursk, la battaglia dei giganti
Lo scontro vide le forze tedesche della Wehrmacht, integrate da quattro divisioni delle Waffen-SS, impegnate contro le truppe dell’Armata Rossa di Stalin. La battaglia andò in scena dopo dieci giorni di violenti combattimenti e un’importante vittoria dell’esercito russo, che vanificò il precedente successo tedesco; quello ottenuto nella terza battaglia di Char’kov. La vittoria sovietica consegnò definitivamente all’Armata Rossa l’iniziativa delle operazioni sul fronte orientale della seconda guerra mondiale. Lo scontrò terminò il 16 luglio del 1943.
Le conseguenze di questo spaventoso scontro tra panzer
Il fallimento dell’offensiva tedesca, oltre alla sconfitta militare e le pesanti perdite subite dai reparti corazzati del Terzo Reich, precedentemente ricostituiti e riorganizzati, furono l’inizio della fine del Nazismo; anche perchè la battaglia di Kursk comportò lo spostamento delle divisioni naziste dal fronte occidentale; cosa che favorì il successivo sbarco degli Alleati in Francia nella primavera del 1944. Ecco perchè secondo molti storici, la vittoria sovietica nella battaglia di Kursk fu ancora più decisiva di quella ottenuta a Stalingrado.
Bilancio pesantissimo per le truppe del Terzo Reich
Ad aggravare ulteriormente la situazione per la Germania, c’era stato, dopo le perdite subite e il grande dispiegamento di uomini e mezzi per l’offensiva, un quasi totale prosciugamento delle riserve tedesche; aspetto che rese il fronte orientale pericolosamente esposto a uno sfondamento. Il bilancio finale della battaglia di Kursk fu pesantissimo per Adolf Hitler: 49.822 tra morti, feriti, dispersi e prigionieri. E ancora: 323 carri armati distrutti (altri 200 danneggiati ma recuperati) e 2.000 aerei abbattuti. Pur vincendo, anche l’Armata Rossa pagò un pesante tributo di sangue: 177. 847 tra morti, feriti, prigionieri e dispersi, 1.614 carri armati totalmente distrutti e 1 000 aerei abbattuti.