Nei momenti di crisi serve più Europa. Il rischio, invece, è che l’ascesa dell’estrema destra riduca lo spazio di azione dell’Ue. E’ con questa convinzione che, di fronte all’ondata di incertezze al quale potrebbero condurre le Europee del 2024, tra i leader più europeisti, trasversalmente, si sta facendo spazio un’idea: puntare sulla conferma di Ursula von der Leyen a capo della Commissione. E l’ipotesi, al momento giusto, potrebbe ottenere l’endorsement di tre leader chiave: Emmanuel Macron, Pedro Sanchez e Olaf Scholz. Per ora si tratta solo di teorie. Von der Leyen scioglierà le riserve solo dopo l’estate, mentre per avere un quadro bisognerà certamente attendere i risultati elettorali non solo delle Europee, ma anche di due Stati membri chiave come Spagna e Polonia. In un colloquio informale con i corrispondenti europei, tuttavia, Sanchez non ne ha fatto mistero: non avrebbe alcun problema a sostenere la ricandidatura di von der Leyen se la presidenza della Commissione toccasse al Ppe.

Nei momenti di crisi serve più Europa per questo si punta alla riconferma di Ursula von der Leyen

A Berlino, parallelamente, l’intesa di coalizione prevede che il futuro commissario tedesco sia dei Verdi, a meno che von der Leyen non scelga di ricandidarsi. Macron, leader di fatto dei liberali europei, non si è mai espresso a riguardo ma ci sono due condizioni che potrebbero convincerlo a sostenere Ursula: da un lato difficilmente i liberali avranno i numeri per aspirare alla poltrona più alta in Ue; dall’altro, se c’è un leader che guarda all’ascesa degli estremismi come fumo negli occhi, quello è il presidente francese. Von der Leyen, del resto, ha guidato l’Ue attraverso la crisi pandemica prima e la guerra ucraina poi. Ha forgiato quel Green Deal che è da tempo nel mirino delle destre. Ha reso possibile – questa l’opinione di Sanchez – che le cose funzionassero in un periodo di sfide. Il capogruppo e presidente del Ppe, Manfred Weber, per ora resta alla finestra. Di fronte ad una ricandidatura dell’ex ministro della Difesa tedesco non potrebbe opporsi. Ma chi sosterrebbe Ursula all’Eurocamera? Una maggioranza fatta da popolari, liberali e socialisti, prospettiva che rischia di bloccare sul nascere la strategia di avvicinamento alle destre messa in campo proprio da Weber. Numericamente e politicamente è al momento impossibile che al Pe si formi una maggioranza fatta solo dal Ppe e dai Conservatori. Servirebbero almeno i seggi dei liberali. E Renew non ha dubbi. Un’alleanza con la Lega o con Marine Le Pen è impossibile.