Nella riforma pensioni, viene incluso anche l’Ape Rosa, che permette alle donne l’accesso all’anticipo pensionistico. Con la legge di bilancio del 2024, potrebbe essere introdotta una nuova formula esclusivamente dedicata alle lavoratrici: Ape rosa 2024
La riforma pensioni 2024 non sarà articolata sull’abolizione della legge Fornero, ma piuttosto, sull’introduzione di nuovi meccanismi previdenziali che permettono di superare la riforma del 2012.
Molto probabilmente, sarà confermata la Quota 41 ibrida e sarà introdotta una nuova misura per le donne. Non è prevista l’introduzione del ripristino dell’Opzione donna, ma è probabile che venga sostituita. Analizziamo nel dettaglio le possibili novità riguardanti la pensione donna over 60.
Riforma pensione: chi ha diritto all’Ape Rosa?
Secondo numeri esperti, è possibile che il governo Meloni introduca nella Manovra 2024 la pensione donna over 60 sostituto dell’Opzione donna. Questa misura non sarebbe una pensione a tutti gli effetti come l’attuale opzione, ma bensì uno scivolo previdenziale.
Molto probabilmente, le donne che soddisfano i requisiti di legge potranno accedere a uno scivolo pensionistico fino all’età di 67 anni.
Successivamente, una volta soddisfatti i requisiti per la pensione anticipata o per la pensione di vecchiaia, l’assegno previdenziale sarà ricalcolato con l’integrazione totale dei contributi accreditati e versati.
Tuttavia, questa ipotesi è pensata per le donne che non riescono ad accedere ai requisiti ordinari di pensionamento.
Per confermare queste novità, sarà necessario attendere almeno la fine del mese di settembre, dopo la conferma della nota di aggiornamento al Def, che indicherà le risorse finanziarie disponibili per l’avvio di nuovi progetti previdenziali.
Il governo Meloni sembra orientato a superare l’Opzione Donna, e questa potrebbe essere la risposta alle modifiche dei requisiti di accesso al trattamento introdotte nel 2023.
Come andranno in pensione le donne over 60?
Precisiamo che la misura in questione non è ancora attiva e che sono state diffuse alcune indiscrezioni riguardo alla possibile misura che dovrebbe sostituire l’Opzione donna.
Le previsioni migliori per il futuro previdenziale delle lavoratrici, portano alla possibilità di un anticipo pensionistico erogato per 12 mesi. Ma, senza alcuni diritti come la tredicesima, l’adeguamento al minimo e la reversibilità della misura.
Si ipotizza che l’importo dell’indennità non superi i 1.500 euro mensili. È possibile che il governo introduca un’Ape Rosa ibrida per le donne over 60, basata sullo schema dell’anticipo pensionistico Ape sociale.
Questa misura consentirebbe di raggiungere la pensione anticipata ordinaria con 41 anni di contributi o la pensione di vecchiaia.
Chi potrebbe accedere all’Ape Rosa?
Se la misura Ape Rosa viene attivata sulle stesse caratteristiche dell’Ape sociale, potranno accedere al trattamento le lavoratrici iscritte all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti.
E, ancora, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata. A condizione che soddisfino i requisiti e le condizioni normative.
Quali potrebbero essere i requisiti per avere l’Ape Rosa 2024?
L’indennità Ape Rosa potrebbe essere riconosciuta alle lavoratrici che raggiungono 63 anni con almeno 30 anni di contributi, a condizione che soddisfino diverse condizioni, tra cui:
- si trova in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
- assiste, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104);
- è stata riconosciuta un’invalidità civile con una ridotta capacità lavorativa, superiore o uguale al 74%.
- le lavoratrici che rientrano nelle mansioni gravose possono accedere al trattamento con 36 anni di contributi.
Per le madri verrebbe previsto uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
L’indennità non viene riconosciuta alle donne che risultano già titolari di pensione diretta o estero.
In conclusione, è importante sottolineare che si tratta ancora di ipotesi e sarà necessario attendere ulteriori comunicazioni ufficiali per confermare i dettagli della nuova misura donna 2024.