Sono ore di apprensione per i familiari di Andreea Rabciuc, la 28enne di origini romene scomparsa nel nulla nella notte tra l’11 e il 12 marzo del 2022 da Montecarotto, in provincia di Ancona. Il cadavere ritrovato nel quartiere Pigneto di Roma, infatti, potrebbe essere suo. Per saperlo con certezza bisognerà attendere gli esiti dell’esame del Dna, che potrebbero arrivare già nelle prossime ore. Il legale del fidanzato, Simone Gresti, unico indagato per la sparizione, ha fatto sapere che, in caso affermativo, la posizione del suo assistito ne risulterebbe alleggerita. Sarebbe la prova, secondo lui, che la ragazza si allontanò da sola.
È di Andreea Rabciuc il corpo trovato al Pigneto, a Roma?
Lo scioccante ritrovamento risale al 1 luglio scorso. Durante alcune operazioni di pulizia di un terreno di proprietà di Ferrovie dello Stato, nel quartiere Pigneto di Roma, un escavatore aveva tirato su, da un canale di scolo, i resti di una donna di circa 30 anni, la cui morte risalirebbe a un anno fa. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di Andreea Rabciuc, la 28enne scomparsa nel nulla ad Ancona nel marzo del 2022. Sullo scheletro, infatti, sarebbe stata trovata una collanina che potrebbe coincidere con quella che la giovane indossava al momento della sua sparizione.
Potrebbe significare che le segnalazioni delle persone che avevano detto di averla vista a Roma erano vere. Per averne la conferma bisognerà però aspettare i risultati dell’esame del Dna effettuato sulla salma, come richiesto dalla Procura di Ancona, che lavora al caso. L’unico indagato per ora resta il fidanzato, Simone Gresti, di 44 anni. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, sarebbe stato lui, infatti, a vedere per l’ultima volta la ragazza, prima che di lei si perdessero le tracce. I due avrebbero trascorso la serata in compagnia di alcuni amici, all’interno di una roulette parcheggiata a poca distanza da un casolare di campagna a Montecarotte.
Da lì, stando alla versione dell’uomo, la ragazza si sarebbe allontanata volontariamente a fine serata, al culmine di una lite. Non era la prima volta che lo faceva, a suo dire. Per questo, nonostante non si fosse fatta viva per ore, non ne aveva denunciato la scomparsa. La madre di Andreea non gli crede ed è convinta che le abbia fatto del male. A un anno dalla sparizione della figlia, lo scorso marzo, sui social aveva pubblicato un appello chiedendo a chiunque fosse coinvolto nella vicenda di farsi avanti e parlare. Ma nessuna pista, per ora, ha avuto un seguito.
Le dichiarazioni del legale del fidanzato
Dopo gli ultimi sviluppi arrivati da Roma, il legale che assiste il fidanzato della ragazza scomparsa, l’avvocato Emanuele Giuliani, ha fatto sapere a Fanpage che l’uomo è sconvolto.
Bisogna essere molto cauti ed aspettare gli esiti dell’esame del Dna, perché sono notizie che colpiscono tutti noi, figuriamoci una madre che attende di sapere qualcosa della figlia – ha dichiarato -. Se il corpo dovesse risultare effettivamente quello di Andreea Rabciuc sarebbe confermato tutto quello che abbiamo sostenuto fino ad oggi e cioè che la ragazza si è allontanata volontariamente.
La posizione del suo assistito, in pratica, ne risulterebbe alleggerita. Perché, secondo quanto ha riferito, sugli spostamenti di Gresti nei giorni relativi alla scomparsa non ci sarebbero dubbi.
Dell’auto di Simone, una Audi, ancora sequestrata, sono stati tracciati gli spostamenti tramite Gps. Se dai controlli della Procura fosse venuto fuori qualcosa di anomalo, si sarebbe proceduto con una misura cautelare e invece, come anche le testimonianze dei genitori affermano, Simone quella mattina è rientrato a casa alle 8.30.
Lo riporta il giornale locale QdM Notizie.
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