Matteo Piantedosi è a Lampedusa: il ministro dell’Interno ha accolto sull’isola, tra le principali mete delle rotte dei migranti, la commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson. Con loro anche il commissario straordinario per l’emergenza immigrazione clandestina, il prefetto Valerio Valenti.

Il gruppo si è recato in visita all’hotspot in contrada Imbriacola, finito negli ultimi giorni in estremo affanno per via della raffica di sbarchi. Il capo del Viminale ha dunque deciso di vederci chiaro e recarsi sul posto personalmente.

Rispondendo ai giornalisti, Piantedosi ha ribadito di vedere l’hotspot di Lampedusa come una “base di transito“. Una risposta chiara a chi, a cominciare proprio dal prefetto Valerio Valenti, aveva ipotizzato che la struttura venisse trasformata in un centro di trattenimento per migranti.

Migranti, Piantedosi a Lampedusa: “Sfida che ci impegnerà nei prossimi anni”

Al termine della visita, il ministro dell’Interno ha parlato durante una conferenza stampa a proposito della gestione del fenomeno migratorio. Quest’ultima “è una sfida molto importante”, che “ci impegnerà nei prossimi mesi e anni” perché “non esistono soluzioni immediate”. In questa lotta all’illegalità, sottolinea Piantedosi rivolgendosi a Johansson, l’Italia “vede l’Europa concretamente al suo fianco”.

Stiamo costruendo qualcosa per consentire una gestione più ordinata del fenomeno e di contrasto all’ignobile traffico di esseri umani. Non esistono soluzioni miracolose per risolvere il fenomeno delle migrazioni me stiamo costruendo qualcosa che possa consentire una gestione più ordinata di questo fenomeno che mette insieme aspetti umanitari ma anche di sicurezza come la gestione di fenomeni come la tratta.

Dal canto suo, la commissaria europea agli Affari interni apre ad “un maggior sostegno finanziario” da parte dell’Europa. Ma questo, secondo Johansson, “non basta”: qualcosa deve cambiare anche a livello legislativo. Questo ed altri temi sono stati argomento di discussione nell’ultimo Consiglio Ue.

Pochi giorni fa a Lussemburgo c’è stata una svolta con una prima parte di una legislazione. Abbiamo raggiunto un supporto stabile, con qualche eccezione. Nessuno Stato europeo deve essere lasciato solo: se uniti siamo molto forti. Il nostro accordo è un passo avanti, una legislazione solida che ci dà una base solida per dare una risposta comune.

La situazione a Lampedusa: hotspot alleggerito ma continua la raffica di approdi

Sembra in ripresa, intanto, la situazione dell’hotspot dell’isola, messo in ginocchio la scorsa settimana ma alleggerito negli ultimissimi giorni. Le presenze nella struttura, al momento, restano comunque di gran lunga superiori a quelle relative alla capienza massima: il numero aggiornato degli ospiti ammonta a circa 500 persone.

Procede, a fatica, la distribuzione dei migranti in tutto il resto d’Italia. A rallentare le operazioni il maltempo e il mare mosso, che hanno costretto gli operatori a qualche giorno di stop.

Nelle ultime ore, tuttavia, non si è placato il boom di approdi. Una cinquantina di migranti sono arrivati nella serata di ieri, lunedì 3 luglio: tra loro anche donne e un bambino. Altre 41 persone sono sbarcate nella notte e una sessantina questa mattina, intorno alle 9. Gran parte di tutti loro, come i loro connazionali, sono partiti dalle coste tunisine.