Diritti Tv Serie A, si valuta una partita in chiaro ma non solo: le ultime. Sono giorni caldi quelli che riguardano il campionato di Serie A e il calcio italiano in generale. Se il calciomercato si infiamma sempre di più con trattative calde, sia in entrata che in uscita, e diversi top player che si avvicinano all’Italia, fuori dal campo si sta giocando un’altra partita. Parliamo di quella relativa ai diritti tv. Non si è raggiunta l’intesa nell’ultima assemblea di Lega, ma ciò non significa che è una fumata nera drastica. E nemmeno che le offerte di Sky, Dazn e Mediaset siano insufficienti. Bocche cucite, prudenza e risposte vaghe: sono stati questi gli strumenti usati dal presidente Lorenzo Casini dopo l’ultima riunione.
“Siamo nel momento decisivo. Non c’è nulla che non sia andato”. Dunque un meccanismo di routine, con il rinvio al 14 luglio, quando è stata fissata una nuova assemblea per raggiungere un accordo. Adesso si entra nel momento clou, con varie ipotesi. Una, abbastanza probabile, parla di una Serie A al via il venerdì sera e che termina il lunedì sera. In mezzo, una partita in chiaro. Quella del sabato sera.
Diritti TV, ipotesi Serie A in quattro giorni e match in chiaro: le ultime
Quello dei diritti tv è un tema caldo nell’ultimo periodo. L’ultima fumata nera comunque non porta a qualcosa di negativo, ma solo a un prolungamento delle discussioni. Diverse le ipotesi sul tavolo, ma una – possibile ma non sicura – continua a prendere piede. Non è infatti detto che si proceda con tre tv a trasmettere i match. Un broadcaster a detenere tutta l’esclusiva (come Dazn), un altro con alcune partite in co-esclusiva (come Sky), un nuovo ingresso per una partita in chiaro (Mediaset). Possibile invece che si vada “a due”, con un broadcaster a reggere tutto. E qui l’ipotesi più probabile è senza dubbio Dazn. Più un altro a proporre l’offerta della partita in chiaro il sabato sera: e qui il nome più gettonato è Mediaset.
Si parla di una partita, ma non è da escludere che sia più di una la sfida trasmessa in chiaro. A riportare i dettagli è “La Gazzetta dello Sport”. Intanto, molto probabile il passaggio a una Serie A in quattro giorni – dal venerdì sera al lunedì sera – ma non è addirittura impossibile vedere una Serie A spalmata su tutta la settimana in assenza delle coppe europee. Come già noto da un po’, la cifra fissata dalla Lega per i diritti “italiani” del campionato di Serie A è di 1 miliardo e 150 milioni. Una cifra molto alta, che sembra quasi una tattica per evitare offerte al ribasso. Scontato che non si arriverà a quella cifra, ma minimo si toccheranno i 930 milioni dell’ultima volta. Un’ipotesi è però quella di sforare il miliardo per la prima volta, ma senza raggiungere appunto la cifra fissata.
Canale Lega: l’alternativa in caso di mancato accordo
Si pensa che un accordo alla lunga si trovi, ma fin quando non ci sarà l’ufficialità non sarà comunque sicuro. Motivo per cui pensare a un piano B è normale. E in questo caso il piano B è il Canale Lega. “Un’alternativa concreta e reale”, ha dichiarato Casini. “La dinamica è quella che era già prevista. Se la trattativa procede, si può dare una proroga. Se non procede, si passa al canale”, ha concluso il presidente della Lega.