C’è un’importante svolta nel giallo di Castrovalva, la frazione di Anversa degli Abruzzi, in provincia de L’Aquila, dove un anno fa fu scoperto il cadavere di un anziano in un sacco a pelo. Dopo mesi di indagini, gli inquirenti sarebbero infatti riusciti ad identificarlo. Apparterrebbe a Bruno Del Negro, un 81enne originario di Trani. L’ipotesi è che l’anziano sia morto per cause naturali e che i tre figli e la compagna di uno di loro ne abbiano poi occultato il cadavere per continuare ad intascarne la pensione. Nelle scorse ore i quattro sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Castrovalva (L’Aquila), identificato il cadavere trovato in un sacco a pelo un anno fa
I fatti risalgono al luglio del 2022. Il corpo dell’anziano era stato ritrovato, in evidente stato di decomposizione, nei pressi di una grotta in una zona di campagna di Castrovalva, una piccola frazione del comune di Anversa degli Abruzzi, nell’Aquilano. A dare l’allarme, chiamando il 112, erano stati alcuni escursionisti che, di ritorno da una passeggiata in montagna, avevano notato un sacco a pelo e, avvicinandosi, avevano scoperto il corpo, con il volto sfigurato dagli animali.
Il medico legale incaricato di effettuare l’autopsia aveva ipotizzato che l’anziano potesse essere morto per cause naturali (sul suo corpo non c’erano segni di violenza) e poi spostato nel luogo del ritrovamento. Non essendo state presentate denunce di scomparsa, il suo caso, però, era rimasto senza una risposta. Lo scorso aprile, infatti, la Procura ne aveva disposto la sepoltura senza nome: al suo corpo era stato associato solo un numero. Le indagini, però, sono andate avanti e hanno portato a una svolta.
Indagando su una protesi femorale applicata all’anziano poco prima della sua morte, i carabinieri del nucleo investigativo di Sulmona sono infatti riusciti a risalire alla sua identità. Si tratterebbe di Bruno Del Negro, un 81enne di Trani in pensione. Secondo quanto ricostruito finora, era da tempo allettatto e incapace di provvedere a sé stesso quando, la scorsa estate, i figli lo avrebbero trovato senza vita. Di comune accordo, i tre, insieme alla compagna di uno di loro, avrebbero quindi deciso di nasconderne il cadavere, a ben 350 chilometri di distanza da casa. L’obiettivo? Continuare ad intascarne la pensione di circa 3 mila euro al mese.
Nel registro degli indagati sono stati iscritti per soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat.
Morto suicida l’uomo trovato senza vita in un bagno dell’ospedale “Santo Spirito” di Pescara
Mentre il giallo di Castovalva sembra avviarsi a una conclusione, a Pescara si indaga sulla morte di A.M., il 44enne trovato senza vita in uno dei bagni dell’ospedale “Santo Spirito” di Pescara. I fatti risalgono alla giornata di ieri. Ma, stando a quanto ricostruito finora, dell’uomo si erano perse le tracce già da qualche giorno.
Non so se lui voglia davvero questo, ma so che negli ultimi tempi ha lottato tanto per resistere e per non mollare,
aveva scritto sui social la sorella, chiedendo a chiunque lo vedesse in giro di mettersi in contatto con lei. Un appello ricondiviso da moltissimi utenti, che però non è servito ad evitare il peggio. Domenica scorsa, approfittando della chiusura al pubblico degli ambulatori, il 44enne sarebbe entrato nel nosocomio per raggiungere uno dei bagni situati all’ottavo piano – dove è poi stato trovato -, togliendosi la vita. Non si sa come, né perché l’abbia fatto in un ospedale. Si sa, invece, che da tempo soffriva di depressione.
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