In arrivo gli aumenti delle buste paga per le mensilità da luglio a dicembre 2023 grazie al taglio del cuneo fiscale: gli stipendi saranno più alti per circa 14 milioni lavoratori, ovvero della fascia medio-bassa dei contribuenti. L’ufficialità arriva dalla conversione in legge del decreto “Lavoro” (Dl 48 del 2023) che prevede lo sconto di sei punti percentuali sui contributi previdenziali a proprio carico dei lavoratori dipendenti con retribuzioni annuali da 25mila a 35mila euro, e di sette punti percentuali per le retribuzioni fino a 25mila euro lordi all’anno. 

Il decreto “Lavoro” fissa aumenti ulteriori della misura di taglio del cuneo fiscale di quattro punti percentuali per le due platee: in base a quanto prevede la legge di Bilancio 2023, i lavoratori dipendenti già percepiscono incrementi degli stipendi netti del 2% per redditi da 25mila a 35mila euro, e del 3% per retribuzioni fino a 25mila euro all’anno. Le imprese e i datori di lavoro hanno adottato questo schema di aumenti per le buste paga da gennaio a giugno 2023 e tornerà utile per il pagamento della tredicesima mensilità di dicembre prossimo (o della quota spettante mensilmente). 

Aumenti buste paga da luglio a dicembre 2023: stipendi netti più alti per lo sconto contributivo 

Aumenti delle buste paga in arrivo grazie al taglio del cuneo fiscale, lo sconto sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti previsto dalla conversione in legge del decreto “Lavoro”, atteso in pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento aumenta gli sconti contributi sulla quota a carico dei lavoratori dipendenti di quattro punti percentuali rispetto ai tagli già in vigore, per il 2023, dall’ultima legge di Bilancio.

Per i lavoratori alle dipendenze entro la retribuzione annua di 35mila euro – circa 14 milioni secondo i calcoli del ministero del Lavoro di Marina Elvira Calderone – nelle buste paga di questo mese e fino a dicembre prossimo, lo sconto avverrà sulla quota dei contributi previdenziali a proprio carico (di norma, del 9,19%), del 7% per i redditi fino a 25mila euro (ovvero, per mensilità lorde entro i 1.923 euro), e del 6% per mensilità lorde da 25mila a 35mila euro all’anno, ovvero da 1.923 a 2.692 euro lordi mensili. 

Taglio cuneo fiscale 2023, ecco di quanto aumentano gli stipendi e la tredicesima 

Vale la pena osservare che, sul taglio del cuneo fiscale il governo naviga ancora a vista, analogamente a quanto già successo con i precedenti esecutivi. La misura è temporanea, non definitiva, applicata alle sei mensilità da luglio a dicembre 2023. Il taglio non riguarda la tredicesima mensilità per la quale lo sconto dei contributi a carico dei lavoratori sarà nell’ordine del 2% e del 3%, ricalcando le stesse percentuali e le platee del taglio del cuneo fiscale applicato sulle buste paga dei lavoratori dipendenti da gennaio a giugno scorsi. Lo stesso meccanismo di calcolo sarà applicato alle tredicesime sia nel caso in cui la fruizione avvenga con la mensilità di dicembre prossimo, sia nel caso in cui il lavoratore benefici della quota mensile sulla quale va effettuato il calcolo del relativo rateo.

A darne conferma è l’Inps che, con il messaggio numero 1932 del 2023, ha confermato l’impossibilità di calcolare integralmente il taglio del 6% e del 7% anche sulla mensilità aggiuntiva di dicembre. A dettare i tempi della riforma fiscale è la scarsità delle risorse a disposizione: i fondi limitati non consentono un intervento maggiormente incisivo sugli stipendi.