BTP agosto 2034: nel mese di agosto dell’anno 2003 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emissione di un nuovo Titolo di Stato con durata pari a 30 anni.

Il suddetto Buono del Tesoro Poliennale, in particolare, è stato emesso in data 1° agosto 2003 e scadrà il 1° agosto 2034.

In seguito al periodo di collocamento iniziale il MEF ha aperto alla fase di negoziazione del titolo sul mercato secondario e, ancora ad oggi, quindi, gli investitori hanno la possibilità di sottoscrivere questo BTP.

Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda il sopra citato BTP a medio-lungo termine ed, in particolare, quali sono le sue caratteristiche, quali sono le sue informazioni principali e qual è il rendimento che viene riconosciuto agli investitori che acquistano il Buono del Tesoro Poliennale di durata pari a 30 anni.

BTP agosto 2034: ecco quali sono le principali caratteristiche del titolo di Stato

Ecco qui sotto un elenco di tutte le caratteristiche principali e di tutte le informazioni che riguardano i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) con scadenza fissata a 30 anni dal momento dell’emissione:

  • codice ISIN – IT0003535157;
  • emittente – Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF);
  • subordinazione – senior;
  • tipologia – Titoli di Stato italiani;
  • struttura bond – Plain Vanilla;
  • ammontare emesso – 25.110.921.000;
  • lotto minimo – 1.000 euro;
  • valuta di negoziazione – euro;
  • valuta di liquidazione – euro;
  • mercato – piattaforma elettronica MOT (Mercato Obbligazionario Telematico) di Borsa Italiana;
  • clearing/settlement – CC&G/Monte titoli;
  • data inizio negoziazione – 19 settembre 2003;
  • denominazione – Btp-1ag34 5%;
  • codice strumento – 245472;
  • data di godimento – 1° agosto 2003;
  • data stacco prima cedola – 1° febbraio 2004;
  • data ultima cedola pagata – 1° febbraio 2023;
  • scadenza – 1° agosto 2034;
  • periodicità cedola – semestrale;
  • modalità di negoziazione – corso secco;
  • base di calcolo – ACT/ACT su base periodale;
  • tasso prossima cedola – 3,00.

Rendimento e collocamento

Per quanto riguarda il rendimento, ecco quali sono i dati relativi alla seduta del 3 luglio 2023:

  • rendimento effettivo a scadenza lordo – 4,19%;
  • rendimento effettivo a scadenza netto – 3,58%;
  • rateo lordo – 2,12707%;
  • rateo netto – 1,86119%;
  • duration modificata – 8,23;
  • prezzo di riferimento – 107,46.

Per quanto riguarda le modalità di calcolo e di pagamento della cedola, quest’ultima viene erogata con cadenza:

“Semestrale, indicizzata all’indice FOI senza tabacchi del semestre di competenza, corrisposta in via posticipata, e calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso (Tasso cedolare reale annuo definitivo/2) per il capitale rivalutato.”

La sottoscrizione dei Buoni del Tesoro Poliennali che hanno una scadenza pari a 30 anni viene effettuata mediante l’utilizzo del meccanismo dell’asta marginale, nella quale il prezzo totale di aggiudicazione ed il quantitativo di titoli da emettere vengono stabiliti in maniera discrezionale.

Infine, per quanto riguarda il collocamento di questa particolare tipologia di Titolo di Stato:

“I BTP possono essere emessi mediante un procedimento chiamato asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese: durante la seconda settimana del mese per il BTP 3 e 7 anni e, in relazione alla domanda espressa dal mercato, i BTP 15 e/o 30 anni; durante l’ultima settimana del mese per i BTP 5 e 10 anni.

Prima di ogni asta il Tesoro determina e annuncia i quantitativi emessi (in una forchetta massimo-minimo): l’incrocio tra offerte e domande pervenute durante le aste determina il prezzo (e quindi il rendimento) di emissione del BTP. E’ bene precisare che i risparmiatori non possono partecipare direttamente alle aste ma solo attraverso gli intermediari autorizzati (banche e imprese di investimento registrate presso la Banca d’Italia), presentando presso questi ultimi i loro ordini in tempo utile. In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.”