Tra progetti innovativi e richieste persistenti. Il numero uno della FICG, Gabriele Gravina, presente alla conferenza stampa di aggiornamento dell’AIA è tornato a parlare in maniera (si presuppone a breve) ufficiale, di una delle novità più importanti per la Serie A in vista della stagione 2023/2024: Var, trasparenza e coerenza.

Gravina sull’uso degli audio tra arbitro e cabina Var

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina durante la conferenza di aggiornamento dell’Associazione Italiana Arbitri è tornato a toccare 2 temi che hanno tenuto banco per tutto il Campionato. Si tratta del sistema Var e del possibile via libera all’ascolto in diretta o post partita degli audio tra direttore di gara e uomini in cabina Var degli episodi più discussi.

Gli arbitri rappresentano la spina dorsale del movimento calcistico italiano, è una categoria che ha sempre avuto coerenza e si è sempre ispirata a valori etici. Con questa eccellenza sfideremo qualsiasi tentativo di screditare l’attività dei nostri arbitri. Vogliamo punire severamente la violenza contro gli arbitri. Insieme a Dazn abbiamo preso un’iniziativa, manderemo in un giorno della settimana da definire un audio legato agli episodi che richiedono un chiarimento, vogliamo che ci sia la massima trasparenza possibile. Gli arbitri ci metteranno la faccia, non hanno nulla da temere. Il progetto editoriale è Aia, ci saranno anche altre voci, l’audio è nella disponibilità della Figc, il video della Lega e dell’emittente che si aggiudicherà il bando. Qualche pillola l’abbiamo già registrata, capiremo quanto sia difficile per l’arbitro guardare, sentire ed ascoltare quanto avviene in campo.

Gravina sulla crisi di vocazione arbitri

In Italia ci sono sempre meno arbitri, c’è ‘crisi di vocazione’ per una categoria, che dai social alle tv, è presa di mira soprattutto in occasioni definite ‘discutibili’. Un dato che fa riflettere e che fa tirare le somme anche al presidente Gravina che già in passato aveva detto la sua sulla questione.

“È un tema che riguarda tutto il mondo dello sport. Noi stiamo cercando di risolvere questo problema e lo stiamo facendo andando anche incontro alle esigenze di questi ragazzi. Continueremo a combattere l’aggressione agli arbitri, ma c’è bisogno anche di conoscere, da parte degli addetti ai lavori, quali sono le regole e i comportamenti dei nostri arbitri“.