Da quando decorre il trattamento delle pensioni con quota 103 se l’uscita avviene con esodo e, in generale, da quando si riceve la pensione per chi presenti domanda all’Inps con questo canale di uscita? Il caso è quello di un lavoratore che, durante l’anno 2023, accetti una proposta di esodo dalla propria azienda datrice di lavoro, maturando, tuttavia, i requisiti della pensione a quota 103 il 31 dicembre 2023, molti mesi dopo rispetto alla data di esodo. I requisiti per accedere a questa formula di pensionamento consistono in un’età minima di 62 anni unitamente a 41 anni di contributi versati.

Da quando decorrerà la pensione in questo caso per il lavoratore che maturi i requisiti a fine anno? Dal 1° gennaio del 2024 oppure occorrerà attendere i tre mesi della finestra mobile? C’è da considerare che il tempo senza lavorare e in attesa di ricevere il primo trattamento di pensione potrebbe prolungarsi per svariati mesi.

Pensioni quota 103, da quando decorre il trattamento se l’uscita è con esodo?

Le regole per il decorrere del trattamento delle pensioni con uscita a quota 103 sono uguali per tutti, indipendentemente dal caso in esame per il quale il lavoratore abbia accettato la proposta di esodo da parte della propria azienda. In particolare, la pensione anticipata flessibile – come è chiamata dall’Inps – ammette all’uscita anzitempo dal lavoro i contribuenti che, nel 2023, compiano l’età di 62 anni e, contemporaneamente, maturino 41 anni di contributi versati. A queste condizioni, la circolare numero 27 del 2023 dell’Istituto previdenziale, specifica che il trattamento di pensione decorra dalla prima data utile per il lavoratore al termine del periodo di finestra mobile di tre mesi.

Il calcolo della data utile del trattamento di pensione deve essere fatto dal momento in cui il contribuente maturi i requisiti per l’accesso alla quota 103. Nel caso del contribuente, il giorno di maturazione dei requisiti è quello del 31 dicembre 2023. Di conseguenza, il pagamento delle pensioni a suo favore avrà decorrenza dal 1° aprile 2024, al trascorrere, cioè, dei tra mesi di finestra mobile.

Ecco quando spetta il primo assegno di pensione per i lavoratori della Pubblica amministrazione

I chiarimenti sulla decorrenza della pensione con quota 103 sono riportati dall’Inps. In particolare, come prevede il decreto legge 4 del 2019 convertito nella legge numero 29 del 2019, la disciplina relativa alla decorrenza della pensione anticipata flessibile risulta diversificata a seconda di chi sia il datore di lavoro, se un’impresa privata o una Pubblica amministrazione. A tal proposito, è utile ricordare che i dipendenti del pubblico impiego che abbiano maturato i requisiti di uscita entro il 31 dicembre 2022, conseguono il diritto al trattamento di pensione a partire dal 1° agosto 2023. Chi, invece, maturi i requisiti dl 1° gennaio 2023 sei mesi dopo tale maturazione e, in ogni modo, non prima del 1° agosto prossimo.

Pensioni quota 103, da quando decorre per i lavoratori autonomi e del settore privato

Per quanto riguarda i lavoratori impiegati in settori diversi dalla Pubblica amministrazione, quindi del settore privato e i contribuenti autonomi, se la maturazione dei requisiti sia avvenuta entro il 31 dicembre 2022 la decorrenza del trattamento di pensione è fissata al 1° aprile 2023. Diversamente, chi maturi i requisiti per la pensione anticipata flessibile a partire dal 1° gennaio 2023, dovrà attendere una finestra mobile di tre mesi a partire dalla maturazione dei requisiti.