Nelle scorse settimane gli inquirenti hanno aperto l’armadio di Daniela Santanchè e ci hanno trovato tutta una serie di inaspettati scheletri, i più grossi dei quali hanno condotto alle accuse di bancarotta e falso in bilancio.
A completare il quadro non proprio lusinghiero, ci sono anche, rinvenute in fondo all’ultimo cassetto di quell’armadio pieno di scheletri, anche 462 accertamenti e 43 multe non pagate, tutti collezionati a bordo della sua Maserati.
A parlare di questo nuovo problema che si affaccia per la difesa legale della Ministra è il Fatto Quotidiano.
Santanchè pagò la Maserati in leasing con 77mila euro presi da Visibilia
300 cavalli e 77 mila euro per il leasing: queste le caratteristiche della macchina di lusso di Daniela Santanché, protagonista dello scandalo delle multe non pagate. Quando la Ministra stipulò il contratto di leasing con il concessionario Rosso Corse, di Cinisello Balsamo, la sua azienda Visibilia era già indebitata fino al collo. Ma i conti in rosso non hanno impedito a Santanché di togliersi un piccolo sfizio automobilistico, destinato ad essere molto apprezzato dalla politica, che dal 2014 percorre su quell’auto ben 150 mila chilometri.
E non furono cero tragitti tranquilli: nel corso degli anni Daniela Santanchè ha raggiunto l’invidiabile quota di 462 accertamenti, tutti misteriosamente archiviati per via di un sistema di abbinamento tra la targa dell’auto a un pass che autorizza accessi a ztl, corsie preferenziali e varchi per l’accesso in Area C.
Le 43 multe non pagate e la sirena per passare nel traffico: ancora guai per Daniela Santanchè
A tutto questo si aggiungano le 43 multe mai pagate, tutte per divieto di sosta a Milano: d’altronde si sa che il parcheggio è il grande nemico di chi viaggia nelle grandi città. L’unica infrazione pagata in tutti questi anni è quella per un semaforo rosso bruciato nel capoluogo lombardo dall’autista che stava andando a prendere l’allora sottosegretaria. Ma anche quell’addebito fu successivamente rimborsato.
E che fine hanno fatto le multe non pagate? Il Comune le ha trasferite a Geri, la società a cui cede i debiti dei cittadini che non riesce a riscuotere.
Ma non è finita nemmeno qui. Oltre agli accertamenti fatti decadere e alle sanzioni mai saldate, nel 2017 la famosa Maserati di Santanchè fu fermata con a bordo il suo autista dopo che questi aveva ignorato un semaforo rosso. All’interno dell’auto la Polizia trovò lampeggianti e una sirena. Si tratta di allestimenti previsti per il trasporto di persone sotto scorta, ma Daniela Santanchè non lo era più già da tre anni.
La risposta della Ministra per quest’ultima accusa è semplice:
Sirena e lampeggiante sono di proprietà della polizia di Stato, e deve essere la stessa polizia a ritirarli. Fino a quando questo non avverrà, non dovrò essere certo io a toglierli.
Poi, su tutta la questione riguardo alla sua Maserati, ribadisce, citando se stessa nella difesa per la vicenda sospetta di Visibilia:
Comunque ribadisco: l’auto non è intestata a me, non ero presente al momento del fatto, né ho alcuna responsabilità di alcun tipo.
Leggi anche Chi è Dimitri Kunz D’Asburgo, ex amministratore di Visibilia e proprietario del Twiga?