Il regime forfettario si presenta come un interessante alleato per le partite IVA individuali, proponendo soluzioni semplificate in termini di tassazione e gestione contabile. Con l’attuale Legge di Bilancio, la soglia massima di reddito per l’accesso a tale regime è stata elevata da 65.000 a 85.000 euro, espandendo così la platea dei soggetti beneficiari. Esploriamo nel dettaglio cosa comporta l’adesione a questo regime e come funziona.

Come accedere al regime forfettario: cos’è e come funziona

Il regime forfettario è un modello fiscale agevolato destinato a ridurre le difficoltà fiscali e contabili delle piccole imprese o dei professionisti indipendenti. Questo sistema fiscale concede vantaggi quali la riduzione degli oneri amministrativi e la flessibilità nell’adozione di regimi fiscali ordinari con applicazione dell’IVA.

Il regime forfettario, progettato per le partite IVA individuali, va quindi a semplificare la gestione fiscale e contabile. La sua tassazione prevede un assoggettamento fisso dei guadagni e dei compensi al 5% per le startup e al 15% per le altre partite IVA.

Come accedere al regime forfettario: requisiti

Con la Legge di Bilancio 2023, il numero di soggetti che possono beneficiare del regime forfettario è notevolmente aumentato. Questo perché ora l’accesso al regime è consentito a coloro che non superano la soglia di guadagni e compensi di 85.000 euro all’anno. Questo limite era di 65.000 euro fino al 31 dicembre 2022. Altri requisiti di accesso al regime forfettario per il 2023 sono:

  • Non aver sostenuto costi superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, dipendente e per compensi erogati ai collaboratori.
  • Non aver ricevuto più di 30.000 euro di redditi da lavoro dipendente o da pensione. Questo limite non si applica ai lavoratori licenziati o che si sono dimessi.

Quando si esce dal regime forfettario

Se durante l’anno si supera il limite di 85.000 euro, il regime agevolato continua a essere applicato fino a un massimo di 100.000 euro. Oltrepassata questa soglia, l’uscita dal regime forfettario avviene immediatamente.

Ma non finisce qui. Andiamo a elencare le altre cause che comportano l’esclusione dal regime agevolato:

  • Uso regimi speciali IVA e determinazione forfettaria del reddito;
  • Residenza fiscale all’estero (a meno che non si produca in Italia almeno il 75% del reddito complessivo);
  • Compimento in via prevalente/esclusiva di cessioni di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • Partecipazione in società di persone, associazioni o imprese familiari, SRL che esercitano attività riconducibili a quelle effettuate dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni;
  • Superamento soglia 30.000 euro di reddito da lavoro dipendente conseguiti l’anno precedente;
  • Esercizio attività attuale in via prevalente con il datore di lavoro con i quali sono già intercorsi rapporti di lavoro nei due anni d’imposta precedenti.

Accedere al regime forfettario 2023: vantaggi e benefici per le nuove partite IVA

Il regime forfettario offre vari vantaggi, tra i quali:

  • Applicazione del regime di cassa per la determinazione del reddito.
  • Determinazione dei costi dell’attività con metodo a forfait.
  • Esclusione dall’applicazione di IVA, ISA e ritenute d’acconto.
  • Obbligo di fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2024 per ridurre i tempi di accertamento.

Questi vantaggi sono fondamentali per la semplificazione della gestione fiscale e contabile delle piccole imprese o dei professionisti autonomi.

Regime di cassa

Nel regime forfettario, il reddito viene determinato secondo il regime di cassa. Ciò significa che l’imposizione fiscale si basa sulle entrate effettivamente incassate e non su quelle fatturate. Questo può essere particolarmente vantaggioso per le piccole imprese e i professionisti indipendenti, poiché consente una gestione più flessibile della liquidità.

Determinazione dei costi a forfait

Un altro aspetto distintivo del regime forfettario è la determinazione dei costi a forfait. Questo significa che non è necessario documentare dettagliatamente tutte le spese sostenute nel corso dell’anno. Si tratta di un approccio che permette una gestione contabile molto più semplice rispetto a quella richiesta dai regimi ordinari.

Esclusione da IVA, ISA e ritenute d’acconto

Un grande vantaggio del regime forfettario è l’esclusione dall’applicazione dell’IVA, degli ISA e delle ritenute d’acconto. Questo significa meno burocrazia e un processo fiscale più snello.

Fatturazione Elettronica dal 2024

A partire dal 1° gennaio 2024, chi aderisce al regime forfettario è obbligato a emettere fatture elettroniche. Questo non solo riduce i tempi di accertamento, ma facilita anche la gestione dei documenti e garantisce una maggiore trasparenza nel processo di fatturazione.