Durante i mesi estivi, le persone che soffrono di attacchi di panico, agorafobia e ansia generalizzata, possono sperimentare un peggioramento dei sintomi.
Gli spostamenti con mezzi di trasporto affollati e lontananza da casa o dai propri cari possono generare ansia. Inoltre, l’aumento delle temperature può contribuire all’aggravarsi dei sintomi, creando sensazioni di stanchezza fisica e mancanza di respiro. È importante comprendere queste sfide e adottare strategie per gestire l’ansia durante le vacanze estive.
Perché l’ansia può aumentare in estate?
La psiche è collegata al corpo; se il corpo sta male, anche la psiche ne soffre.
Il caldo eccessivo che si protrae per giorni contribuisce all’accentuazione e all’accentuazione di alcune caratteristiche ansiogene e di panico.
Ad esempio, se una persona ha un carattere irascibile, tenderà ad infiammarsi più facilmente, anche per motivi che possono essere considerati inutili, se il caldo lo infastidisce.
Allo stesso modo, quelli inclini alla depressione avranno uno stato d’animo ancora più cupo e gli ansiosi vedranno aumentare la loro ansia.
Per quanto riguarda l’ultimo punto, l’ansia, la suscettibilità delle persone ansiose agli attacchi di panico è l’elemento chiave che può avere un impatto più grave sulla salute mentale, in estate.
Il disturbo di panico è una condizione caratterizzata da un tipo di difficoltà a stare bene fisicamente, condizione che si accentua e si aggrava quando il caldo ha un impatto così profondo sul benessere fisico.
Al caldo si aggiungono le preoccupazioni per il clima
Al malessere generale e al caldo intenso, possono anche aggiungersi la paura per gli effetti della siccità, l’incertezza sul futuro, pandemie varie e guerre.
Temperatura alta e paura per il futuro, vengono percepiti dalla nostra mente come un segnale di pericolo che attiva la parte emotiva, soprattutto le emozioni negative come disgusto, rabbia, tristezza, paura.
Molti sono preoccupati per il futuro e sviluppano timori di ulteriori minacce. Sentimenti come questi vengono spesso decisamente anche Ansia Climatica.
Questa situazione rende quindi più difficile la gestione delle nostre emozioni.
La peggio, quindi, in estate ce l’hanno gli ansiosi. Il caldo colpisce maggiormente coloro che soffrono di disturbi d’ansia con attacchi di panico e fobie.
Il panico, per esempio, di solito è associato a una sorta di falso allarme di soffocamento, per cui la mancanza d’aria, che molti vivono come reale in questo periodo caldo, è motivo di ulteriore disagio per gli ansiosi.
Come affrontare l’ansia che aumenta in estate?
È consigliabile parlare con un esperto e chiedere aiuto per non essere sopraffatti da emozioni negative e paure.
È fondamentale che le persone che soffrono di attacchi di panico cerchino l’aiuto di specialisti. Imparare a gestire il panico attraverso esercizi di respirazione e tecniche di rilassamento è il primo passo per riconquistare la propria libertà e godersi appieno le vacanze.
La ricerca suggerisce che un trattamento combinato, sia psicologico che farmacologico, è l’approccio più efficace. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente efficace, insegnando al paziente a modificare i propri schemi di pensiero e comportamento disfunzionali.
È importante cercare aiuto specializzato tempestivamente per valutare e affrontare il disturbo di panico o l’agorafobia in modo adeguato. Evitare le situazioni che provocano attacchi di panico non è una soluzione efficace, ma affrontare il problema con l’assistenza di un terapeuta può portare al superamento del disturbo.