Il fisco italiano è al lavoro. Da Agenzia delle Entrate e Inps stanno partendo centinaia di migliaia di comunicazioni destinate ai contribuenti. A seguito di controlli su posizioni contributive e fiscali, gli enti stanno avvisando i contribuenti di anomalie riscontrate nei modelli relativi agli anni 2019, 2020 e 2021. Vediamo di capire di cosa si tratta.
Agenzia delle Entrate e Inps: comunicazioni in arrivo per i contribuenti non in regola
Tra i destinatari delle missive troviamo sia professionisti senza cassa che lavoratori parasubordinati. Questi ricevono comunicazioni da Inps relative alla regolarizzazione delle iscrizioni alla Gestione Separata. L’ente invia richieste di regolarizzazione della loro iscrizione, con il pagamento dei contributi previdenziali non versati. Sebbene non si tratti di richieste di pagamento, l’inadempienza può portare a conseguenze negative nel tempo.
In parallelo, l’Agenzia delle Entrate sta inviando le cosiddette “lettere di anomalia fiscale”, relative ai modelli ISA, gli Indici Sintetici di Affidabilità. Questi indici valutano l’accuratezza fiscale complessiva di un contribuente e stimolano il rispetto delle responsabilità fiscali. Le lettere segnalano 26 tipi di incongruenze riscontrate nel triennio 2019-2021.
Come reagire a una lettera di anomalia fiscale
Una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate non è mai una notizia piacevole. Tuttavia, non può certo essere sempre motivo di panico. Il primo passo da compiere è accedere al proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Da lì, in autonomia o tramite un intermediario delegato, è possibile utilizzare il software “Comunicazioni anomalie 2023” per consultare le comunicazioni di anomalia e fornire eventuali spiegazioni e giustificazioni.
Nel caso si riconosca l’anomalia e si decida di correggerla, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso. Questa procedura permette di correggere la dichiarazione e reinviarla con l’allegato ISA corretto, beneficiando di sanzioni ridotte rispetto a quelle previste in caso di contestazioni.
Anomalie IVA e incongruenze nei questionari ISA: cosa fare
Le lettere dell’Agenzia delle Entrate non riguardano solo coloro che non hanno presentato la dichiarazione IVA, ma anche chi l’ha presentata senza compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per importi inferiori a mille euro. Anche in questo caso, è possibile procedere al ravvedimento operoso per ottenere sanzioni ridotte.
Inoltre, molti contribuenti hanno ricevuto comunicazioni relative a anomalie nei questionari ISA. Queste anomalie possono far scattare degli alert, portando a ulteriori controlli fiscali. Chi riceve una di queste lettere dovrà confrontarsi con la necessità di correggere il proprio modello fiscale.
Se un contribuente ha ricevuto una lettera in merito ad una anomalia nel questionario ISA, ha la possibilità di fornire spiegazioni e giustificazioni. La giustificazione può essere presentata attraverso il software di compilazione ISA disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, dove sarà possibile trovare un campo specifico per l’inserimento delle motivazioni.
Il contribuente può anche decidere di rimanere in silenzio, senza fornire alcuna giustificazione, ma questo potrebbe comportare ulteriori controlli da parte dell’agenzia. Se si decide di correggere l’anomalia, si può procedere con una dichiarazione integrativa a favore del contribuente. Questa dichiarazione permette al contribuente di correggere errori o omissioni nelle dichiarazioni dei redditi precedentemente inviate.
I casi più comuni riscontrati nelle comunicazioni dell’AdE
Di seguito i casi più comuni riscontrati nelle lettere inviate ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate:
- Forzatura dei controlli di coerenza tra modelli ISA e redditi;
- Incongruenze tra ISA e quadro contabile;
- Irregolare corrispondenza tra lo stato di lavoratore dipendente/pensionato e il modello CU;
- Incarichi e compensi dichiarati tramite CU;
- Corrispondenza tra ulteriori proventi dichiarati e canoni di locazione ricevute (modello RLI).
Lettere da Agenzia delle Entrate e Inps? Meglio chiedere aiuto a un professionista
Se si riceve una di queste comunicazioni e non si è sicuri di come procedere, può essere utile cercare l’aiuto di un professionista del settore, come un commercialista o un consulente fiscale. Questi esperti saranno in grado di guidare attraverso il processo, aiutare a capire le opzioni a disposizione e consigliare sulla migliore strada da percorrere.
A ogni modo, ricevere una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate o dall’Inps può essere preoccupante, ma è necessario ricordare che esistono opzioni e risorse per affrontare queste situazioni. Che si decida di affrontare la situazione da soli o con l’aiuto di un professionista, il primo passo è sempre quello di informarsi e capire bene di cosa si tratta e cosa riguardi precisamente l’irregolarità denunciata (e come regolarizzare la propria posizione il prima possibile).