L’Olanda è il principale produttore di chip elettronici dell’Europa; una risorsa fondamentale per il vecchio continente che può contare, come da lunga tradizione, sull’eccellenza della componentistica elettronica dei Paesi Bassi.

Dagli Smartphone, che ogni giorno sono utilizzati come veri e propri device multifunzionali, in grado sia di garantire la connettività richiesta ma allo stesso tempo immagazzinare e gestire ingenti quantità di dati, alle automobili dotate di svariati sistemi elettronici in grado di migliorarne il confort e la sicurezza; i chip elettronici sono fondamentali per l’industria.

Indispensabili anche nei sistemi elettronici più avanzati, come le apparecchiature utilizzate nei laboratori di ricerca o in campo militare, i chip elettronici e le loro filiere produttive, sono considerati settori strategici sia per l’economia, garantendo ampi bacini di possibili acquirenti; ma anche per la difesa, permettendo di realizzare sistemi innovativi.

L’Europa limita le esportazioni verso la Cina:

Sullo scacchiere internazionale, i chip elettronici giocano un ruolo fondamentale per l’equilibrio geo-politico internazionale.

I paesi che hanno le materie prime e la tecnologia necessaria per la produzione in larga scala dei chip, hanno a disposizione le risorse necessarie per un rapido sviluppo tecnologico; che può interessare vari settori dalla ricerca medica fino alle più moderne e raffinate applicazioni militari.

A livello internazionale, i paesi produttori di chip elettronici hanno una netta superiorità tecnologica; rispetto ai paesi che non hanno le materie prime e della tecnologia necessaria per la loro produzione.

Con l’escalation militare della Russia, ai danni dell’Ucraina, si è aperta una nuova fase d’instabilità geo-politica; nella quale l’approvvigionamento delle materie prime e delle terre rare, necessarie per l’industria tecnologica, riveste un ruolo chiave nel baricentro della geo-politica internazionale.

Mentre USA ed Europa hanno espresso, sin dalle prime fasi, il loro sostegno diplomatico e militare all’Ucraina condannando l’invasione della Russia; la posizione della Cina, storicamente più vicina alla dottrina politica di Mosca, è stata sempre più ambigua.

Anche il sostegno diplomatico offerto dagli USA a Taiwan, che rivendica il diritto d’indipendenza dalla Repubblica Popolare Cinese, ha contribuito a generare un clima di forte instabilità internazionale; con i rapporti tra le cancellerie diplomatiche delle due super potenze scese ai minimi storici.

In un quadro internazionale cosi complesso anche l’export delle materie prime e delle tecnologie per la produzione dei chip, in particolar modo se fondamentali per l’industria tecnologica che può garantire progressi anche nel settore militare, è sottoposto a forti limitazioni.

Da settembre 2023 a fronte delle pressioni ricevute dagli USA, per ridurre l’export di attrezzature avanzate per la produzione di semiconduttori utilizzati nei chip elettronici, l’Olanda applicherà severe limitazioni sull’export verso il dragone.

Semiconduttori, fondamentali dalla transizione energetica alla sicurezza nazionale:

Per l’Europa i semiconduttori sono fondamentali sia per la transizione energetica, necessaria per raggiungere gli obiettivi della neutralità climatica imposti dal Green New Deal; sia per la sicurezza nazionale, garantendo opportuni standard di sviluppo tecnologico in campo militare.

Tra le più solide realtà industriali europee, attive nel settore tecnologico dei semiconduttori, la multinazionale olandese ASML è attiva nella produzione di macchinari per la fabbricazione dei semiconduttori.

La multinazionale, con numerosi partner commerciali internazionali, da settembre 2023 applicherà severe limitazioni, alle esportazioni verso la Cina, delle apparecchiature tecnologiche realizzate.

Da una nota ufficiale, del ministro del commercio estero olandese Liesje Schreinemacher, si apprende che le misure restrittive all’export verso il dragone sono necessarie poiché i semiconduttori possono dare un contributo fondamentale ad alcune applicazioni militari avanzate.

ASML leader tecnologico europeo:

Fondata nel 1984, dalla collaborazione tra il colosso dell’Elettronica Philips e, il produttore di chip ASMI (Advanced Semiconductor Materials International), la multinazionale olandese ASML (Advanced Semiconductor Materials Lithography) è specializzato nella fabbricazione di macchine per la fotolitografia impiegata nella produzione di chip elettronici.

Con più di trentanovemila dipendenti, l’ASML è leader nell’innovazione nel settore della produzione dei chip attraverso la litografia; tanto da essere considerato uno tra i maggiori produttori di macchinari per la produzione di chip con elevati standard di qualità.

La multinazionale produce dei particolari macchinari con tecnologia Duv – Deep Ultraviolet, che permette di stampare circuiti miniaturizzati di piccolissime dimensioni sui microprocessori.

ASMI è leader anche nella produzione di macchine per la fabbricazione di semiconduttori, che sfruttano la tecnologia Eur – Extreme Ultraviolet.

Attraverso questa tecnologia, possono essere fabbricati macchinari in grado di produrre chip elettronici ancora più complessi; contemplati in un accordo commerciale con più di quaranta paesi, tra cui USA ed Europa, destinati ad applicazioni con doppio uso sia civile sia militare.

Gianni Truini