No di Antonio Tajani all’ipotesi di un centrodestra unito nell’ottica delle Europee 2024, formulata da Matteo Salvini: il coordinatore di Forza Italia chiude ad un accordo tra forzisti e partiti di estrema destra europei.
Su tutti quello di Marine Le Pen, esponente di spicco del Rassemblement national francese. Proprio oggi il segretario del Carroccio avrebbe dovuto incontrare i nazionalisti transalpini a Roma.
Un vertice cancellato, almeno fisicamente: le parti si vedranno soltanto in videoconferenza, con la Lega che precisa che la decisione è legata alla situazione in Francia.
Nel frattempo, però, Tajani ha chiarito la situazione ai microfoni di Agorà Estate su Rai 3, escludendo un’intesa imminente tra Forza Italia e i partiti di estrema destra francese e tedesco.
Voglio essere molto chiaro, sono anche vicepresidente del Ppe: per noi è impossibile qualsiasi accordo con Afd e con il partito della signora Le Pen. La Lega è cosa ben diversa. Saremmo lieti di avere la Lega parte di una maggioranza, ma senza Le Pen e Alternative Fur Deutschland.
Tajani chiude all’accordo con la destra europea e traccia il futuro di Forza Italia: “Saremo il centro della politica italiana”
Interpretato sul futuro di Forza Italia Tajani parla da vero leader, confermando ulteriormente l’eventualità che lo vede a capo del partito fondato da Silvio Berlusconi.
Secondo il vicepremier, FI è pronta ad ergersi a “grande forza moderata” del Paese.
Saremo il centro della politica italiana e abbiamo un ruolo importante da svolgere visto che il Pd si sta spostando verso sinistra. FI sarà un punto di riferimento per i delusi anche dal centro del centrosinistra, siamo noi attrattivi. Ci sarà anche qualche ingresso significativo nei prossimi giorni.
Da parte del ministro degli Esteri anche un cenno sul tema dei migranti, all’indomani degli esiti del Consiglio Ue.
Visto che l’Italia accoglie per prima i migranti, ha bisogno della solidarietà europea. Serve più solidarietà europea ed è stato fatto qualche passo in avanti, come nel caso della Tunisia.
Tajani sottolinea come l’Italia sia “oggetto di flussi migratori costanti, per una serie di concause: le difficoltà in Tunisia, in Afghanistan, le azioni di Boko Haram in Nigeria”.