È di poco tempo fa la notizia di una giovane donna che è tornata a camminare dopo 5 anni da una lesione spinale. Questo incredibile risultato è stato possibile grazie all’innovativo impianto di un neurostimolatore midollare.
Questa innovazione è un importante passo avanti nella ricerca e offre una speranza concreta per coloro che affrontano lesioni spinali.
Tornare a camminare dopo una lesione spinale è possibile: cos’è il neurotrasmettitore midollare?
Nel campo della stimolazione del midollo spinale, l’impianto di elettrodi è utilizzato per fornire piccoli impulsi elettrici alle vie nervose, stimolando i neuroni presenti nel midollo spinale. Questo metodo terapeutico viene impiegato da tempo per il trattamento del dolore cronico, ma in Italia è stato usato anche per tornare a camminare.
Questa tecnica riveste un’importanza fondamentale anche per le persone affette da paralisi a seguito di una lesione spinale. La cosiddetta stimolazione epidurale può quindi aiutare le persone con lesioni del midollo spinale a recuperare parte delle loro capacità motorie nelle gambe.
Pare che gli elettrodi impiantati in questo modo possano ripristinare parzialmente la mobilità. I pazienti che hanno ricevuto gli impulsi elettrici, sono stati in grado di fare i primi passi su un tapis roulant già dal primo giorno di terapia.
Questo è un vero e proprio miracolo della scienza. Esaminiamo quello che è successo ad una giovane donna italiana.
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Impiantato un neurotrasmettitore midollare in Italia
Una giovane donna, vittima di una lesione midollare che l’aveva privata della capacità di camminare per 5 anni, è riuscita a tornare a camminare grazie all’impianto di un neurostimolatore midollare.
Il delicato intervento chirurgico è stato effettuato all’ospedale San Raffaele di Milano, dal team di neurochirurghi guidato da Pietro Mortini, primario di neurochirurgia.
Hanno collaborato anche gli ingegneri dell’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, diretto da Silvestro Micera.
Il dispositivo impiantato consiste in un supporto biocompatibile con 32 elettrodi, inserito nello spazio epidurale della colonna vertebrale, e in un generatore di impulsi simile a un pacemaker, posizionato sotto la pelle vicino all’anca.
In questo modo vengono inviati impulsi al midollo spinale, che a sua volta li trasmette ai nervi e ai muscoli, consentendo alla paziente di riacquistare le funzioni motorie.
L’intervento, eseguito in circa 3 ore mediante un approccio neurochirurgico mininvasivo, ha permesso alla paziente di programmare il neurostimolatore in base alle sue esigenze.
La donna, ad oggi, riesce a stare in piedi e a camminare utilizzando un deambulatore.
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Grazie all’impianto di un neurostimolatore midollare, questa giovane donna paralizzata a causa di una lesione spinale è riuscita a tornare a camminare dopo 5 anni.
Questo è il primo intervento del genere fatto in Italia e offre speranza per il recupero delle funzioni motorie e promette di migliorare la vita delle persone affette da lesioni spinali.
Questo significativo traguardo rappresenta un passo avanti nella ricerca e nella cura delle lesioni spinali, aprendo nuove possibilità per migliorare la qualità di vita delle persone colpite da questa condizione
Infine questo metodo potrebbe essere utilizzato anche per altri problemi legati a disturbi del midollo spinale o che impediscono l’attivazione di alcuni neuroni, come la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson.