Oltre 150 arresti, almeno 350 incendi, quasi 300 veicoli dati alle fiamme: è il drammatico bilancio degli scontri che stanno avendo luogo da diversi giorni in Francia.
A fornire i dati è il ministero dell’Interno, che parla anche di tre membri delle forze dell’ordine rimasti feriti nei disordini. La notte scorsa, sottolinea il ministero, c’è stata comunque una certa de-escalation delle ostilità rispetto alle precedenti. Merito anche dell’autentico spiegamento di forze dell’ordine, che hanno blindato le città transalpine per evitare il peggio.
Gli incendi divampati in tutto il Paese hanno però provocato una nuova vittima. Si tratta di un vigile del fuoco, morto nella notte mentre cercava di domare le fiamme. Lo ha reso noto su Twitter il ministro degli Interni Gerald Darmanin.
Scontri in Francia, Macron chiede ai ministri di “continuare a fare il possibile per ripristinare l’ordine”
Soltanto a Parigi e nella sua periferia, sottolinea il ministero degli Interni, la Prefettura di polizia ha parlato di una ventina di arresti nel suo bilancio fornito intorno all’1 di questa notte.
Ieri sera, domenica 2 luglio, il vertice all’Eliseo per fare il punto della situazione. Un’occasione, per Emmanuel Macron, di ribadire ai suoi ministri di “continuare a fare tutto il possibile per ripristinare l’ordine e garantire il ritorno alla calma”. Lo ha svelato alla stampa un partecipante all’incontro.
Nel frattempo sono emersi dettagli sul vigile del fuoco deceduto mentre cercava di domare un incendio. Su Twitter, il ministro Darmanin ha spiegato che la vittima, un 24enne, era un giovane caporale. Combatteva “contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis”. Non è riuscito a sopravvivere “nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra”.
Si aggrava ulteriormente, dunque, la carneficina legata alle proteste per l’uccisione, da parte della polizia, del 17enne Nahel a Nanterre. A tal proposito la nonna del ragazzo ha rivolto un appassionato appello ai manifestanti.