Le forze armate dell’Ucraina hanno attraversato il fiume Dnieper, valendosi della copertura del ponte di Antonivka, già distrutto più volte nel corso della guerra. Nonostante i numerosi tentativi russi di cacciarli nuovamente al di là del fiume, un gruppo di circa 300 uomini continua a mantenere una piazzaforte. Che proprio il fiume Dnieper e la regione di Kherson possano essere i nuovi vettori della controffensiva?
Il ponte di Antonivka attraversato dall’esercito dell’Ucraina: si apre un nuovo fronte della guerra?
Le forze di Kiev avevano già iniziato delle operazioni offensive nell’area del ponte di Antonivka proprio durante il giorno fatale del fallito colpo di Stato ad opera del gruppo Wagner, approfittandosi del fatto che, per due giorni, a causa della crisi l’aviazione russa fosse sostanzialmente paralizzata.
L’attraversamento non è avvenuto non tanto sul ponte, ma sotto il ponte: infatti il ponte stesso è inagibile, a causa delle ripetute distruzioni. Inizialmente, fu danneggiato dagli ucraini attraverso bombardamenti missilistici HIMARS, con lo scopo di tagliare le linee logistiche che rifornivano la guarnigione russa di Kherson. Dopo che la città fu abbandonata dalle forze russe, questi ultimi lo fecero saltare in aria per proteggere la ritirata. L’attraversamento è avvenuto soprattutto attraverso delle barche.
I contrattacchi russi
Lo sbarco è stato pressoché indisturbato: infatti il comando russo aveva ritirato la maggior parte delle riserve della zona in seguito all’abbattimento della diga di Nova Kakhova, che rendeva l’eventualità di un attacco ucraino oltre il fiume assai improbabile. Le forze di Kiev hanno dunque potuto occupare la costa con agio, valendosi anche della notevole superiorità di artiglieria nel teatro bellico locale. Inoltre, i relitti stessi del ponte fungevano da tetto ai soldati ucraini fornendo una certa protezione dall’artiglieria.
L’esercito russo ha dunque tentato un massiccio contrattacco, terminato tuttavia con uno scottante insuccesso. In preda alla confusione, un carro armato di Mosca ha colpito dei battaglioni di fanteria alleata in un episodio di fuoco amico.
L’esercito russo ha dunque deciso passare alle armi pesanti: nello specifico, scagliando un missile Iskander sulla testa di ponte ucraina al di là del fiume. Il missile ha colpito i resti del ponte di Antonivka, distruggendolo completamente. Sebbene è probabile che l’attacco missilistico abbia inflitto perdite ai soldati di Kiev, la testa di ponte sembra essere ancora presente e operativa. Al momento, dure battaglie sono in corso per stabilire chi ne avrà ragione.
Sebbene è difficile pensare (almeno per ora) che Kherson possa essere sede di operazioni militari massicce (c’è il fiume, e il livello delle acque è alto a causa della distruzione della diga) è possibile che questa operazione funga da diversione, costringendo Mosca a deviare forze da fronti ancora più caldi come Zaporizhia e Bakhmut.