Sandra Milo è la star indiscussa ospite del Festival delle Rose Rosse di Cascia, premiata con un riconoscimento per la sua straordinaria carriera. Sul palco la grande interprete di tanti capolavori del nostro cinema si è soffermata sull’amore con Federico Fellini, unione proibita perché lui era sposato con Giulietta Masina, ma un legame che nessuno dei due ha mai rotto. Ancora oggi dopo tanti anni, come ha spiegato alle centinaia di persone in piazza, si ritiene fortunata per aver vissuto un amore tanto puro ed intenso. TAG24 ha intervistato in esclusiva l’attrice proprio per parlare delle donne nel cinema e dei tanti femminicidi delle ultime settimane.
Sandra Milo ospite al Festival delle Rose Rosse di Cascia, l’intervista video
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Sandra Milo è davvero molto felice di essere al Festival delle Rose Rosse di Cascia come spiega a TAG24: “È tutto molto emozionante qui perché celebriamo la nascita di un premio. Trovo che tutti quelli che hanno ideato questo premio abbiano dimostrato grande sensibilità all’arte e verso le donne. C’è sempre bisogno di essere incoraggiati e premiati per quello che uno fa”, poi si sofferma sul simbolo religioso della manifestazione “Le rose rosse sono simbolo dell’amore, poi c’è Santa Rita una donna meravigliosa e la santa italiana più popolare. Io conosco la sua vita, lei è molto moderna e attuale, questo la rende ancora più amabile. Lei è sempre stata la mia santa preferita, mia madre mi diceva sempre che Santa Rita proteggeva i bambini e credo che lei mi abbia aiutato: soffrivo sempre di male alle orecchie, poi quando piangevo e la pregavo il dolore mi passava. Avevo un grande affetto verso di lei, sono emozionata ed onorata. Questa è la prima volta che partecipo alla nascita di un premio, inizia un nuovo percorso verso il futuro e di questi tempi non è facile credere nel futuro”.
“Credo che non si arriverà mai alla parità tra uomo e donna, abbiamo sensibilità diverse ma l’importante è che ognuno abbia il suo ruolo”, spiega Sandra Milo quando le chiediamo come sia cambiato nel tempo il ruolo della donna nello spettacolo. L’attrice sottolinea come l’importante debba essere la reciproca valorizzazione delle professionalità indipendentemente dal genere: “Deve essere riconosciuto il talento di tutti, uomini e donne. Sono cambiate molte cose, ma c’è ancora molta strada da fare”.
L’attrice si era molto battuta durante il covid per i lavoratori dello spettacolo, ora con il Governo Meloni pensa che qualcosa si stia muovendo: “Ho visto risposte gentili da parte del governo, l’Italia è un paese con una burocrazia complicatissima. C’è buona volontà, ma anche difficoltà nel realizzare. Mi sono battuta al tempo del covid per aiutare i lavoratori dello spettacolo che stavano molto male e ho voluto fare uno sciopero della fame arrivando davanti a Palazzo Chigi. Credo che dopo quel gesto e oggi rispetto ad allora le cose stiano andando un pochino meglio”.
Sandra Milo a gennaio a teatro con una commedia sui femmincidi
Al Festival delle Rose Rosse di Cascia si è toccato anche il tema del femminicidio, con Sandra Milo che a TAG24 annuncia il suo prossimo lavoro a teatro: “Io ho scritto un testo che verrà rappresentato a Milano all’Eco Teatro il prossimo gennaio, si tratta della storia di Caino e Abele. Io racconto che Abele era la sorella di Caino e lui la uccide per gelosia verso di lei. Lui è il primo assassino della storia, dobbiamo accettare l’idea che tutti discendiamo da lui con un istinto omicida. Dobbiamo combatterlo dentro di noi, le punizioni non servono perché aumentano i femminicidi”, poi fa un appello agli esseri umani perché un cambiamento non può arrivare dalle punizioni ma bensì da una riflessione interiore “Bisogna lavorare dentro di noi per reprimere questo istinto. Dobbiamo chiederci del piccolo errore di Dio di aver creato Caino, noi dobbiamo comprendere questa oscurità e allontanarla da noi. Il femminicidio è così brutto ed ingiustificato, uno se ne può andare e separarsi non ha senso uccidersi”.