La Francia ha tutti gli occhi dell’Europa puntati su di sé. Le proteste per la morte del giovane Nahel si sono trasformate ben presto in motivo per distruggere, saccheggiare, incendiare e aggredire. Le forze dell’ordine sono allo sbando, all’Eliseo Macron ha convocato un vertice. In questo marasma però si alza la flebile voce della nonna di Nahel che chiede al suo paese di fermare le violenze.

Scontri in Francia, le parole della nonna di Nahel

Fermatevi, non rompete le cose. Dico alle persone che stanno distruggendo le cose: fermatevi. Non rompete le finestre, non rompete le scuole, non rompete gli autobus. Smettetela, sono mamme quelle sugli autobus, sono mamme quelle che camminano fuori. Vogliamo che questi giovani siano lasciati in pace. Nahel è morto. Mia figlia aveva un solo figlio, è perduta, è finita, mia figlia non ha più vita. E mi hanno fatto perdere mia figlia e mio nipote”.

Ha detto la donna intervistata da Bfm tv. Anche questa notte molto probabilmente assisteremo a nuove tensioni e nuove distruzioni. Ma forse la sua voce, “stanca”, potrà limitare i danni. Fino a oggi, domenica 2 luglio, sono state arrestate circa 3.000 persone, decine e decine gli agenti delle forze dell’ordine feriti.

Le strade sono diventate di nessuno. Vige il caos e regna la brutalità. Le proteste hanno iniziato a invadere l’Europa. A Losanna, in svizzera, circa 200 giovani hanno affrontato la Polizia. Macron ha rinviato la visita in Germania, che si è detta molto preoccupata per quello che sta succedendo.

“Stiamo ovviamente guardando con preoccupazione” ciò che sta accadendo in Francia, “e sono assolutamente convinto che il capo dello Stato francese troverà il modo di garantire che la situazione migliori rapidamente”, ha detto il cancelliere tedesco Scholz in un’intervista all’emittente pubblica Ard.

Il presidente francese ha convocato un vertice per rispondere ai manifestanti, con il primo ministro Borne, il ministro dell’Interno e il ministro della Giustizia, secondo quanto riportato Bfm Tv, per fare il punto della situazione. Intanto, il ministero dell’Interno, Gerald Darmanin, mobiliterà 45mila agenti di polizia e gendarmi stasera. In Francia si profila una sesta notte di disordini.