È morto a Perugia il giovane operaio coinvolto in un terribile incidente sul lavoro. Il lavoratore era infatti caduto da un ponteggio mentre eseguiva delle lavorazioni edili a Norcia qualche settimana fa. Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. Ricoverato d’urgenza all’ospedale di Perugia ha per oltre un mese combattuto tra la vita e la morte.

Questa mattina, Domenica 2 Luglio 2023, il suo cuore ha cessato di battere e l’équipe ospedaliera ha decretato il suo decesso.

La vittima si chiamava Paolo Malfi. Avrebbe compiuto 30 anni il prossimo Novembre. Era nato e cresciuto a Villa di Briano in provincia di Caserta ed ora era residente a Nocera Umbra.

Il ragazzo aveva riportato gravissimi traumi per la violenta caduta e importanti lesioni al sistema neurologico.

Perugia morto operaio: la dinamica dell’incidente

La vittima era rimasta coinvolta in un grave incidente sul lavoro a Norcia lo scorso 23 Maggio 2023. Il giovane operaio era impegnato nelle fasi di ristrutturazione di un’attività artigianale colpita dal sisma. Stava transitando lungo un ponteggio quando avrebbe perso l’equilibrio, precipitando per diversi metri nel vuoto.

I colleghi avevano subito capito che la caduta avesse causato ferite molto gravi. Avevano dunque allertato le forze dell’ordine richiedendo con urgenza l’intervento dei soccorsi medici.

Sul posto era arrivata una squadra del 118 a bordo di un’ambulanza. La gravità dell’infortunio sul lavoro aveva inoltre indotto il centro medico di emergenza regionale ad inviare sul posto un mezzo di elisoccorso in modo da accelerare il trasferimento del ferito alla struttura ospedaliera.

Le condizioni erano apparse subito molto gravi. I sanitari avevano cercato di prestare le prime cure sul posto. Una volta stabilizzati gli importanti traumi, hanno caricato l’operaio sull’elicottero e ne hanno disposto il trasporto con l’urgenza di un codice rosso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

I dottori hanno constatato evidenti ferite che hanno interessato gli organi vitali. In particolare ha destato fin da subito grande preoccupazione il trauma cranico che successivamente ha provocato importanti lesioni neurologiche. Per questo motivo il 29enne era stato trasferito dal reparto di Rianimazione a quello di Neurologia dello stesso presidio medico.

Dopo poco più di un mese in lotta per sopravvivere, questa mattina le lesioni sono risultate mortali. Il personale medico ha tentato in tutti i modi di evitare il peggio ma alla fine si è arreso e ha dovuto constatare la sua morte.

Indagini in corso per attribuire le responsabilità

La salma ora è a disposizione delle autorità giudiziarie presso la camera mortuaria dello stesso ospedale. Possibile che sul cadavere venga eseguito un esame autoptico in modo da ufficializzare formalmente il motivo del decesso. Le informazioni saranno poi acquisite dalla Procura di Spoleto che sta indagando sulla tragedia e ha già aperto un fascicolo per accertare le responsabilità.

Non è ancora chiaro cosa abbia generato la caduta dall’impalcatura. Al momento dell’incidente le forze dell’ordine avevano subito eseguito i rilievi per capire al meglio la dinamica. Erano poi sopraggiunti i tecnici del Dipartimento Prevenzione e Sicurezza della Usl 2 per i dovuti controlli. Si sta infatti valutando se nel cantiere fossero rispettate tutte le norme in materia di sicurezza.

Soprattutto sarà indispensabile, attraverso anche la testimonianza dei colleghi di lavoro, capire se il giovane abbia perso l’equilibrio durante una lavorazione edile. Dalla prima analisi sembra infatti che il 29enne sia caduto per una disattenzione. Un suo movimento errato avrebbe fatto precipitare il giovane dall’impalcatura mentre era in transito lungo il ponteggio.

Tuttavia si tratta finora di ricostruzioni non ancora confermate. Le indagini da parte della Procura di Spoleto vanno avanti. Gli inquirenti dovranno capire se l’incidente sul lavoro, che oggi si è trasformato in una tragedia mortale, potesse essere in qualche modo evitato.