La Serie B sarà il primo campionato a riaprire i battenti e adesso è tempo di programmare il futuro. lo sta già facendo il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, che dopo aver confermato il tecnico, Edoardo Gorini adesso si muove sul mercato. Tanti i giocatori da sistemare in uscita e una rosa che va puntellata in entrata. La salvezza raggiunta sul finale ha regalato una grande gioia dopo un campionato di apprensione e la prossima stagione deve essere diversa. In esclusiva a Tag24, il Dg Marchetti ha parlato del mercato del Cittadella.

Mercato Cittadella, Marchetti a Tag24

È una realtà particolare il Cittadella rispetto a ciò che siamo abituati a vedere nel mondo del calcio. Una sorta di oasi felice dove si lavora con serenità. Quello che sta per iniziare sarà l’ottavo anno consecutivo di Serie B. Stagioni in cui la squadra ha alternato qualificazioni ai play off ad annate più complicate. D’altronde può succedere quando si punta tanto sui giovani. Ne è consapevole il direttore generale, Stefano Marchetti, che in esclusiva a Tag24 ha parlato del prossimo mercato.  

Il primo passo è stato la conferma del tecnico Gorini, con cui il Cittadella condivide le strategie. “Dobbiamo ragionare sempre per obiettivi – ha detto il Dg – e il primo è la salvezza. Se siamo bravi a raggiungerlo in fretta allora poi vorrà dire che dovremo alzare l’asticella e vedere dove possiamo arrivare. Ragioniamo per step, ci porremo il problema man mano. Non abbiamo mai avuto dubbi su Gorini, semplicemente alla fine dell’anno ci siamo presi una pausa e abbiamo fatto qualche giorno di vacanza. Questo calcio non ci è abituato e anche le cose semplici vengono viste sempre come se ci sia qualcosa dietro. Non è così per noi, ci eravamo già stretti la mano. Gorini era con me da giocatore, poi da allenatore in seconda e ora da primo. C’è una solidità di rapporto importante, non c’era bisogno della firma per sapere che fosse lui il tecnico del Cittadella. Non abbiamo mai esonerato un allenatore – ha continuato Marchetti – e ci basiamo ancora su rapporti vecchio stampo. In questo calcio non ci sono più abituati”.

La politica societaria

La Serie A sfiorata nel 2018, quando il Cittadella perse in finale contro il Verona e adesso una stagione più complicata con la salvezza raggiunta alla fine. “Per il salto definitivo in realtà non manca niente. Ma il nostro modo di lavorare è sempre lo stesso, non facciamo mai il passo più lungo della gamba. Prendiamo sempre calciatori da rilanciare – ha spiegato il direttore generale – puntiamo a valorizzare i giovani. A volte sono pronti e altre volte bisogna aspettarli. Non andiamo mia su calciatori di categoria con costi eccessivi e questo può essere un rischio, ma è la nostra politica. Quando si lavora con i giovani si deve anche mettere in conto che possano sbagliare. Puntiamo sul lavoro e facciamo crescere ragazzi che hanno potenzialità. In questi anni ci siamo tolti anche belle soddisfazioni, non ci poniamo limiti”.

E in questa sessione estiva ci sarà da lavorare parecchio. Sarà un mercato abbastanza difficile. Purtroppo la regola dice che tutti i ’99 che avevamo nella lista dei giovani da oggi sono over. A questo punto la rosa è troppo ampia, devo fare scelte anche difficili e portarli a 18. E poi dovrò inserire altri giovani, sarà un lavoro complicato. Una piccola rivoluzione – ha aggiungo il Dg – ma è sempre stato così e non mi spaventa. Cercheremo di scovare giovani interessanti e mettere insieme una rosa completa che possa raggiungere un buon risultato”.

I nomi in entrata e in uscita

Giocatori che vanno, giocatori che vengono. In casa Cittadella due sembrano pronti per il salto in Serie A con Frosinone e Lecce sembrano interessati. “Fino ad ora abbiamo solo voci, mentre adesso si entra nel vivo. È il momento dell’arrosto, non più solo del fumo. Antonucci e Kastrati hanno fatto un campionato di grandissimo livello in Serie B e sono pronti per la Serie A. In questi ultimi giorni qualcosa si sta muovendo. Hanno qualità importanti e possono crescere ancora, credo non abbiano ancora raggiunto il loro 100%” ha continuato Marchetti che poi ha fatto il punto anche su Asencio: “Non ha dato quello che ci si aspettava, ora è giusto che faccia un percorso diverso. Non è colpa di nessuno, semplicemente non ha trovato il suo ambiente ideale. Vuole andare a fare esperienza da qualche altra parte, me lo aveva già chiesto a gennaio e così sarà adesso”.

Infine il mercato in entrata. Kargbo mi piaceva già prima di andare a Crotone e continua a piacermi. Al momento non abbiamo intavolato nessuna trattativa, di concreto non c’è niente. Le sue caratteristiche sarebbero perfette per noi, ma resta da capire se è sul mercato e in caso se rientra nei nostri parametri. Altrimenti vorrà dire che andrò a cercare un altro Kargbo, con un cartellino che possiamo permetterci” ha concluso il direttore Marchetti.