In Ucraina continuano a susseguirsi pesanti scontri (ieri 46), allarmi aereo e combattimenti, prevalentemente in tre direzioni, come ha illustrato lo stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook. Qui si legge che “le truppe russe continuano a concentrare i loro sforzi principali sulle direzioni Lyman, Bakhmut e Marin, dove continuano i pesanti combattimenti”. La raffica non si ferma qui, perché durante il giorno la Russia ha anche “lanciato 1 missile e 27 attacchi aerei, effettuati circa 80 attacchi da batterie missilistiche sulle posizioni delle nostre truppe e su aree popolate“. In tutta l’Ucraina al momento è stato lanciato un allarme aereo perché, secondo quanto segnalato dalle Forze armate ucraine, “la regione di Kiev è in pericolo missilistico“. Le forze russe nella notte hanno bombardato nuovamente Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk, danneggiando una mensa, un edificio amministrativo, una chiesa, e otto case. Tuttavia, non si segnalano morti o feriti.
Ucraina, combattimenti in tre direzioni e 46 scontri in un giorno
L’accesso al sito del Patriot media group, gruppo fondato nel 2019 e noto come la ‘fabbrica di troll’ di Prigozhin, è stato limitato da Roskomnadzor, l’ente russo incaricato di regolare i media. Patriot media group coordinava decine di siti (tra i quali People’s News, Neva News, Politics Today ed Economy Today) che facevano controinformazione diffondendo fake news. L’agenzia stampa Ria Fan e i quattro siti menzionati collegati sono fermi al 29 giugno, ma raggiungibili. Le restrizioni sono direttamente conseguenti alla tentata marcia su Mosca di una settimana fa.
Guardando dal punto di vista statunitense, gli aggiornamenti sono numerosi. Mercoledì il presidente americano Joe Biden discuterà con il primo ministro svedese Ulf Kristersson della cooperazione transatlantica per la sicurezza e della guerra in Ucraina. Nell’incontro verranno esaminate, come si legge in un comunicato della Casa Bianca, “la nostra crescente cooperazione in materia di sicurezza e riaffermeranno la loro opinione che la Svezia dovrebbe aderire alla NATO al più presto“. La richiesta della Svezia era pervenuta alla NATO nel maggio 2022, ma è stata bloccata da Turchia e Ungheria
Il direttore della Cia, William Burns, parlando alla Ditchley Foundation in Inghilterra, ha dichiarato che la delusione per la guerra in Ucraina avrebbe spinto molti cittadini russi ad arruolarsi nella Cia:
Quel senso di distacco dalla guerra da parte di molti russi ha creato per noi della Cia opportunità che si verificano una volta in una generazione. E ora non vogliamo sprecarle.
Ma non solo. L’ammutinamento dei mercenari Wagner, paragonato da Burns al caos che portò alla rivoluzione del 1917, avrebbe reso noti a tutti gli effetti devastanti della politica del presidente Putin sulle forze militari. Ciò avrebbe minato l’autorevolezza del presidente russo. Da mesi Prigozhin insultava pubblicamente i vertici militari russi e Putin non ha mai risposto per difenderli. A tal proposito, afferma Burns: “colpisce come Prigozhin abbia fatto precedere la sua azione dalle accuse pubbliche al Cremlino di aver usato finte motivazioni per giustificare l’invasione dell’Ucraina“. Tutto ciò rappresenterà “a lungo la prova dell’effetto corrosivo della guerra di Putin sulla società russa e sul proprio regime“. La conseguenza è quella di una disaffezione nei vertici, rimasti immobili davanti alla marcia dei paramilitari.