Quinta notte di disordini in Francia. Sono stati 719 gli arresti avvenuti nelle ultime ore in relazione alle violenze scoppiate nel Paese dopo l’uccisione, da parte di un poliziotto, del 17enne Nahel a Nanterre. Nella città di Parigi e nelle sue periferie sono state arrestate 194 persone, secondo il bilancio aggiornato dal Ministero dell’Interno francese. Sono stati inoltre feriti 45 poliziotti e gendarmi, ben 577 veicoli e 45 edifici sono stati dati alle fiamme. Mentre sono stati 871 gli incendi registrati sulle strade pubbliche.

Nella capitale francese la polizia aveva intensificato la sicurezza sugli Champs Elysées dopo l’annuncio, dato sui social, secondo cui il viale parigino sarebbe stato il punto di ritrovo per le rivolte. Le facciate dei negozi sono state sbarrate per evitare danni e saccheggi.

Disordini in Francia: più di 1300 arresti dall’inizio delle proteste

In tutto la polizia ha arrestato oltre 1300 persone da quando sono iniziate le rivolte per l’uccisione, avvenuta martedì scorso, di Nahel M. nel sobborgo occidentale di Parigi. Un terzo dei fermati non ha ancora compiuto 18 anni, molti sono studenti delle superiori quasi sempre senza precedenti penali. Alcuni di loro hanno già iniziato a comparire nei tribunali.

La situazione in Francia quindi continua a essere critica, come testimoniato anche da una donna italiana che vive nella capitale francese. Le autorità hanno inviato truppe supplementari nelle città più problematiche – Lione, Grenoble e Marsiglia, dove si sono verificati gli episodi più gravi – per far fronte a un’altra notte di disordini. A Marsiglia manifestanti e polizia si sono scontrati fino a tarda notte sulla Canabiere, ossia l’arteria principale della città. Le forze dell’ordine hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla. A Brest una concessionaria della Renault è stata data alle fiamme.

Tuttavia, intorno alla mezzanotte, le autorità di Marsiglia e Lione hanno segnalato meno incidenti rispetto al giorno precedente, facendo registrare rispettivamente 56 e 21 persone arrestate nelle due città.

Dopo i quasi 1000 arresti eseguiti tra il 30 giugno e il 1 luglio, anche il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha twittato:

Notte più calma grazie all’azione risoluta delle forze dell’ordine.

Il livello di violenza sembra essere diminuito da quando sono scoppiati i primi disordini, ha aggiunto il Darmanin.

Rivolte anche in Svizzera

La rivolta che sta incendiando le ‘banlieue’ in Francia è arrivata fino in Svizzera, dopo gli appelli alla protesta lanciati su Snapchat e Tiktok dai manifestanti. Come riferito dal sito ’20 minutes’, a Losanna ci sono stati scontri in centro: circa 200 giovani hanno affrontato la polizia. Un negozio della Fnac e un negozio di scarpe sono stati saccheggiati.

Macron rinvia a martedì la visita in Germania

Il presidente francese Emmanuel Macron si trova quindi a dover affrontare una nuova crisi dopo le proteste avvenute a causa della riforma delle pensioni. Ieri 1 luglio ha annunciato al suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier il rinvio a martedì della sua visita di Stato in Germania, prevista per questa sera.

Intanto resta in stand-by la questione dello stato di emergenza, chiesto dalle forze di estrema destra e non era stato neanche escluso dal governo. La Francia ospiterà i Mondiali di rugby in autunno e, nell’estate del 2024, le Olimpiadi di Parigi. Alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno aggiornato le indicazioni di viaggio, suggerendo ai cittadini prudenza per gli spostamenti nel Paese.