Vincenzo D’Amico non è più tra noi. L’ex calciatore, eroe della Lazio campione d’Italia 1974, e commentatore televisivo è morto oggi all’età di 68 anni.
Vincenzo D’Amico: causa della morte, malattia
D’Amico si è spento al Policlinico Gemelli, la causa della morte è un tumore contro cui combatteva da tempo. L’ex calciatore aveva annunciato di essere malato lo scorso 6 maggio in un post sul suo profilo Facebook, ricevendo tantissimi attestati di solidarietà e incoraggiamento da parte dei suoi amici e tifosi.
Moglie, figli
Poco incline alla vita mondana e a stare al centro del gossip, della sfera privata di Vincenzo D’Amico si sa ben poco. Le uniche informazioni le ha date lui stesso in un’intervista: era sposato con Elena, da cui ha avuto un figlio, chiamato Luciano in memoria del suo ex compagno di squadra Re Cecconi.
Carriera
Nato a Latina nel 1954, D’Amico arrivò nella Lazio nel 1970 dove, con una breve parentesi al Torino (1980-1981), rimase per ben 15 stagioni, diventando un simbolo del club e vincendo lo storico primo scudetto del 1974.
Due le partite epiche che in particolare hanno segnato la sua storia in biancoceleste: quella del 30 marzo 1980, Lazio-Catanzaro 2-0: vittoria-salvezza nella stagione dello scandalo calcioscommesse. E poi Lazio-Varese 3-2: era il 6 giugno ‘82 e i biancocelesti erano sotto 2-0. D’Amico ribaltò la gara con una tripletta salvando la squadra dalla retrocessione in Serie C.
Viola, presidente della Roma, aveva provato più volte a portarlo in giallorosso: “Caro D’Amico, Falcao e Liedholm vogliono che la porti alla Roma”. Vincenzo rispondeva: “Presidente, io sto alla Lazio”.
D’Amico ha chiuso la sua carriera da calciatore alla Ternana nel 1988, dopodiché ha allenato le giovanili della Lazio prima di intraprendere la carriera di commentatore sportivo in tv.